giovedì, marzo 01, 2007
MI SEMPLIFICO LA VITA 1
A dispetto dell'immagine, che evoca fatiche per fortuna dimenticate, credo che tornare indietro un po' non ci farebbe male, e comincio dal bagno e dal lavello, appunto. dove si annida la chimica più strunza, quella che si fa credere indispensabile. Già da mai uso robe come ammorbidenti, brillantanti, ariepure e slucidanti, ma cionon flaconi, tubi e barattoli si riproducono con allegra facilità.
Allora, il primo passaggio è svuotare, eliminare: senza buttar via, chè son soldi e inquinamento agratis. Ma lo shampoo che dopo due minuti i capelli sono già unti va bene come bagnoschiuma, il latte detergente ciofeca è ottimo per lavare i maglioni di lana o i completini intimi che "se mi caricano sono in ordine" (per chi non lo sapesse, sto citando una massima dell'amicae. su come prepararsi alle manifestazioni), i sali del pediluvio che da anni giacciono in attesa che uno trovi il tempo di stare con i piedi a mollo vanno benissimo per togliere depositi calcarei e macchie dai sanitari. Provare per credere. E, in genere, chi vuol togliersi lo sfizio di vedere cosa fanno i prodotti ai nostri capelli e alla nostra pelle, usi qualche scarto per le pulizie di casa: una passata e, oplà, tutto bel sgrassato che ti chiedi come mai non ci siamo ancora mummificati.
Dopo il repulisti, che ci vorrà il suo tempo per completare, ecco la lista di ciò che potrà sostituire buona parte dei flaconi:
per le pulizie normali di bagno e cucina, acqua e: bicarbonato o acido citrico o aceto.
come dicono i detersivi bioallegri attenzione a non mischiare, o una cosa o l'altra: dai miei esperimenti, il bicarbonato ni, perchè tappa lo spruzzino, ora sto provando l'acido citrico che si compra in farmacia. come smacchiatore per il bucato, un pezzo di sapone di marsiglia e acqua ossigenata - un goccio - nei casi più tosti. poi da tanto tempo ho letto che se uno fa questa cosa anteguerra di mettere gli avanzi di normale saponetta in un barattolo e mischiarli con l'acqua, poi con un pennellino mette la broda sulle macchie e ha pure sparambiato del tutto. lo farò, anche perchè gli avanzi di sapone mi attappano sempre il lavabo.
come antitarme - ultimamente ho sottovalutato il problema e sono comparse, le vigliacche - foglie di alloro e di arancio seccate e spezzate e spezie ormai troppo invecchiate per la cucina, in ritagli di stoffa leggera legati con un filo di lana. la miscela è casalinga e non scientificamente provata - l'uso popolare vorrebbe la santoreggia come antitarme, oltre naturalmente alla lavanda - ma funziona anche contro i pesciolini d'argento. almeno a scopo preventivo: se poi scaccia le tarme anche dopo che sono comparse, vi dirò quando lo saprò, ma credo di sì.
per il viso, il mio scrub a base di miele e farina d'avena può essere perfezionato (miele più fluido e fiocchi d'avena tritati invece della farina), ma dopo averlo usato mi pare che lasci il viso bello liscio e nutrito, quindi potrebbe valere la pena di.
per le maschere purificanti, una sola roba, l'argilla verde ventilata. direi che, al ritmo di una maschera la settimana, un pacco di argilla dura circa tre anni o forse più. non si altera, basta metterla in un barattolo ben chiuso e mischiarne un pizzico all'acqua sul palmo della mano. in pochi istanti sembrerete uscite da x-files, dopo un po' peggio, ma funziona meglio delle altre maschere già pronte.
per avere profumo di buono, gli olii essenziali che costano ma ne basta una goccia, per il corpo olio di mandorla con qualche goccia di olio essenziale.
Per oggi basta, ma ce n'est q'un debut.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento