lunedì, marzo 26, 2007

INCAZZATO COME UNA BESTIA


Gino Strada, chi l'ha sentito parlare lo sa, non è proprio un uomo da mezze misure e questa volta credo che gli costi proprio molto esprimersi in maniera, diciamo così, diplomatica. Nell'intervista a Peacereporter
è visibile il suo sforzo per trattenersi: della grandiosa mobilitazione multimediatica a favore di Mastrogiacomo è rimasto solo uno stento rivoletto, ora che si tratta di chiedere la liberazione del liberatore. Nonchè dell'interprete, giornalista anche lui. Ma Rahmatullah Hanefi è il manager dell'ospedale di Emergency e solo grazie a lui, che ha svolto l'unica opera di contatto e mediazione che i talebani avessero accettato, un giornalista è tornato a casa. E sarei pronta a scommettere che Rahmatullah è anche più simpatico di Mastrogiacomo, ma questo non c'entra. il punto è che per l'ennesima volta la stampa prima di tutto dovrebbe vergognarsi: scorrete l'appello che Emergency ha lanciato per la liberazione di Rahmatullah, i giornalisti sono pochi e, per quel che ne
so, abbastanza oscuri. E allora va bene, io sarò una specie di illusa, ma credo che se la mobilitazione per Rahmatullah rimarrà limitata a quei non troppi che finora hanno firmato l'appello di Emergency dovremo vergognarci un po' tutti, un po' come ci si vergognava quando il cavbanana faceva le sue cazzate in giro per il mondo. chè, d'accordo, un po' ne faremmo tutti a meno di essere italiani, ma insomma è un po' difficile farsi una maglietta con la scritta: "io non sono di quelli che gli frega solo se il rapito è italiano."

1 commento:

Anonimo ha detto...

lo vedi che faceva bene a mandarloa cagare, ezio mauro, lo vedi??