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mercoledì, gennaio 11, 2012

EVVAI CHE SI PARTE

Un facile giochino (sostituite i numeri finali dell'immagine con un "1" e un "2", anche un bambino può vincere), tanto per cominciare con il giusto spirito...


martedì, novembre 29, 2011

MUNCHERIN

eggià: mortificato nella carne(plastica) e nella posa(plastica), l'Urlo gonfiabile si avvia verso la porta, forse non lo vedremo più. Ma - come ha subito detto l'amico arguto a cui è dovuto il titolo - per lui non piango, al massimo urlo un po'.

sabato, ottobre 01, 2011

TONTI E RITONTI

 Ne ho già postato una di queste animazioni realizzate da un tv intelligente - non la nostra, of course - basate su musica e testi altrettanto. Questa è la versione della famosa storiella internazionale "... la prossima volta farò così..." , ma solo dopo mi è venuto in mente che poteva esserci un riferimento personale. 
Vale per tanti, però: chi, potendo, non tornerebbe indietro a cambiare qualcosa, o magari anche tutto? Il mio inconscio è assolto per manifesta banalità, dunque. Tanto più che il Tonto Perico - leggete il testo - ne esce più che bene, direi. 
E soprattutto i bambinofili, ma anche tutti gli altri se hanno  bisogno di tre minuti di delicatezza, posono godersi su Youtube  le molte altre animazioni cantate: sono realizzate con materiali diversi  (carta, paglia, stoffa...) e sono una più bella dell'altra.

 


testo, che si è un po' pasticciato nel copincolla - chi vuol correggere, nel caso?

l tonto perico tenia una jarra

un saquito roto y
 una gran chupalla .

su madre le dice anda a buscar agua

y el tonto perico la hecho en la chupalla.

perico le dice la mama enojada

tenias que haberla hechado en la jarra

ahhhh

traeme la harina pa amasar el pan 
porque 
luego llega con hambre papa

y el tonto perico por no hacerlo mal la hecha en la jarra 
que estaba mojada
la harina en la jarra
grita 
la mama asi no
me sirve porque esta empapa

ahhh

traeme porotos y que no se caigan y en el
 saco roto perico los carga 
aqui 
se los traigo dice a la mama 
y cuando abre el saco ven que ya no hay na 

esto es misterioso dice el buen perico

pero si esta roto la mama da un grito

ahhh

pero piensa y piensa el tonto perico

yo soy habiloso y hasta soy muy rico

porque aunque me digan el tonto perico

yo tengo mi jarra mi saquito roto y mi gran
 chupalla...

mercoledì, settembre 14, 2011

AUTOINCORAGGIAMENTO

che ne ho bisogno. ma l'utilizzo è libero, chi ne ha bisogno ne approfitti, neh?


venerdì, marzo 18, 2011

SI FA QUEL CHE SI PUO'


Anche questo può essere un modo di celebrare, riconoscendo uno dei pochi dati davvero nazionali: la capacità di arrangiarsi. Ovvero, l'abilità nell'ingegnarsi. Ovvero, la necessità di infurbirsi. Ovvero, l'impossibilità di non arrabattarsi. Ovvero, l'imprescindibilità dell'adattarsi. 
Un'arte verso cui noi, pieni di orgoglio nazionale, abbiamo questo sorriso sornione, un po' di compatimento e un po' di ammirazione. 
Naturalmente, non occorre essere molto attenti per trovare esempi di
questa virtù nazionale, ce n'è dappertutto.

una grondaia, probabilmente, sul retro di una chiesa.


Sotto casa, per l'appunto, eccone due. 
Nel primo, la paletta rossa è indubbiamente il tocco del genio, del secondo bisogna narrare la piccola storia. L'aiola che si vede è pubblica, sul lungomare, accanto a un chiosco di bibite. Il gestore del chiosco ha adottato l'aiola, curandola e appendendo ai rami, fino all'anno scorso, poesie e pensieri plastificati. Ognuno poteva partecipare, ma a certo punto questo work in progress di arredo urbano fu abbandonato, non si sa perchè. Il chiosco è chiuso, ma ai piedi di un bell'albero ci sono variopinte piantine di primule e violette, segno forse che l'attività estetica riprenderà di qui a poco. Però, però, l'ingratitudine umana è grande: come si si può leggere sul cartello (anch'esso plastificato) "Questa zona è videoregistrata con videocamera. Abbiamo scoperto chi  ha rubato le piante. Si devono vergognare."
L'arte di arrangiarsi accumuna derubanti e derubati con triplo salto carpiato. Una ola.










venerdì, gennaio 21, 2011

TRE PASSI DA GAMBERO

Temerari e pronti a ogni nuova esperienza, gli aficionados dei Giochi Senza Frontiera del Circolo dell'Anima si sono presentati anche questa volta più o meno al completo per Ec- Citazioni, il gioco per smaltire gli stravizi delle feste con un po' di sano movimento. A rischio della vita, e con un alto costo in dignità come ha ben sintetizzato uno dei partecipanti, l' incipit di Orgoglio e Pregiudizio è stato indovinato insieme alle strofe dei Puffi, Mae West è andata in gara con Emilio Salgari e Renato Zero stava per essere scambiato con Arto Pasilinna: il miscuglio fra "Il Musichiere" e "Mamma mamma quanti passi devo fare?" ha funzionato bene e ha prodotto momenti esilaranti.


Se avete il dubbio di come può essere partecipare, o voi lettori lontani, potete farvi un'idea guardando la foto dei vincitori. Ecco, già, appunto.

mercoledì, settembre 01, 2010

SETTEMBRE, EGGIA'.


Quasi quasi ci vuole il piumone. e oggi ho chiuso la finestra, arrivava troppa aria sulla scrivania. e ho il raffreddore, ma questo non conta perchè fa sempre parte degli attentati organizzati lassù e non ci facciamo caso. ma i giardinieri sono riemersi con la loro infernale macchina tagliaerba, dopo tutto un silenzioso agosto, e anche il traffico sembra tornato tutto di colpo, là fuori. Perchè una cosa mi piace dell'estate ed è il diradarsi di persone e mezzi, che per quei quindici giorni ti dà l'illusione di non vivere in un paese con un metroemezzo a testa per abitante. il quale abitante nel suo metro e mezzo ci ficca anche tre macchine e uno scooter.
Ma pazienza: la sera, l'aria frizza sui piedi ancora nei sandali, vien buio più presto e più blu, e si comincia a sentire il profumo di quaderni e matite. Come il cane di pavlov, mi basta immaginarlo, quel profumo - alla faccia delle riforme - per aver voglia di fare, come un remigino impaziente. E ho voglia di gite nel bosco, di raccogliere castagne e di cercare quelle osterie che non ci sono più per mangiare un panino col salame e bere vino e gazzosa; ho voglia di quel sole che c'è solo a settembre, quello che lucida il mondo senza sfacciataggine, pulito e morbido come un disegno a pastello. Insomma, dài, è quasi autunno, che bello.

mercoledì, agosto 25, 2010

LETTURE SERALI ALLA ROCCA


ASTUZIA DEL CONTRABBANDIERE
Un macellaio genovese aveva escogitato un ingegnoso trucco per contrabbandare la carne. I dazieri di Genova da tempo vedevano entrare in città una lussuosa macchina pilotata da un autista in livrea. Dietro se ne stava un signore, sempre in abito grigio, con in testa un cappello floscio. Sulle gambe portava una leggera coperta. La frequenza dei viaggi mise in sospetto le guardie che un giorno fermarono l'auto. Un daziere tolse il cappello al signore immobile e scoprì che la testa era di plastica e che sotto l'abito si nascondeva mezzo vitello.

La Domenica del Corriere, 28 agosto 1960

mercoledì, agosto 11, 2010

DESIDERIO SENZA LA STELLA



Chi si ricorderà di farmi questa sorpresa, prima o poi?
(be', senza formaggio, senza cetrioli ecc.... ma sarà bellissima lo stesso)

giovedì, giugno 03, 2010


Non ho mai postato racconti miei - soprattutto perchè in genere li perdo, lo facevo quando erano cartacei e continuo a farlo or che sono informatici: infatti questo qui l'ho ritrovato frugando nel mac, che ogni tanto anche lì bisogna fare le pulizie di primavera.

Ella è leggiadra, ma ancor sì leggera da cedere al trasporto. Meco potrò condurla fin su le vette, o negli abissi se me ne verrà garbo, ch'ella non si adonterà, nè patirà offesa e neppure si opporrà, cedevole e morbida al mio tocco, segreta nelle sue capacità e ricca, oh, mio dio, quanto ricca assai di bell'aspetto e di grazie, e del fascino che seduce ogni persona, sia esso uomo o donna, o ancorché creatura degli inferi e dell'empireo perfino.

Accetterà in silenzio le mie carezze e sarà pronta al mio volere, accoglierà in sè le mie mani voraci e frenetiche, le mie oscure necessità e le voglie più riposte, quelle che si consumano tacitando la propria coscienza.

Custodirà i segni delle mie passioni, le ferite che ad altri nascondo, le chiavi degli oscuri recessi e delle luminose gioie, i garbati messaggi amorosi e i più inverecondi insulti, senza mai venir meno alla sua beltà. Potrò svuotarla d'ogni cosa, affinchè ella si mostri a me nuda nella sua purezza che nessun bisogno ha di vani orpelli, potrò, sì, una gioia selvaggia mi coglie al pensiero, potrò possederla, farla infine mia per sempre. Potrò rinchiuderla, e vivaddio legarla e negarla, se mi così mi piacerà. Potrò far scorrere le mie unghie rapaci sulla sua pelle, afferrarla come s'ella fosse pura cosa e da infame, quando mi parrà che il mondo che mi volga le spalle, con un sol gesto la butterò sulla mia alcova e lei mi aspetterà, prona ai miei capricci.

Se mi coglierà il furore della gelosia, o se dovessi temere l'invidia che il suo aspetto e la sua casata accendono, se mi accecherà il timore per la fragilità ch'ella dimostra, obliando in me la coscienza della sua forza, la nasconderò agli occhi del mondo, ch'ella non ne patirà, grata del mio amore che non scomparirà pur nell'oblio di subitanee vaghezze.

E se me ne coglierà il desìo potrò essere crudele con lei: abbandonarla per altre più fresche e minute, dimenticarla nel furore di nuove passioni. A lei tornerò infine, l'animo mio ne è certo, ch'ella acquisterà beltà negli anni, rivelando così la sua nobile nascita. Ma se conosco il mio più oscuro essere, sarò più facilmente preda di quel tarlo che mi spinge a far mostra di ciò che posso usare a mio piacimento: lei sarà al mio fianco, perfetta, come una schiava felice di esserlo, nè la offenderà la mia apparente noncuranza, chè piuttosto se ne sentirà onorata, intuendo in essa lo stratagemma per mettere in risalto il suo fulgore. Il nome stesso è una promessa, nell'allungarsi delle labbra come per baciare: Plume, ti voglio.


(Ebbene sì, me ne avevano chiesti due - questo è quello che non hanno scelto - per una famosa e inarrivabile marca di borse : si campa anche così ed è sempre meglio che fare l'annusatore di ascelle.)

giovedì, maggio 27, 2010

FIOCCO BIANCO



Dopo un paio di mesi in cui si svolgevano feroci diatribe aeree - gabbiani contro gabbiani, gabbiani contro gazze, gabbiani contro umani, per fortuna mai sanguinose - che ci avevano fatto sospettare la presenza del nido, ecco la conferma: un pulcinotto grigio in bilico sulle tegole ancor più grigie di lui.
E' stato lì per un po', quasi mimetico, poi ha preso ad avanzare cautamente, dondolando sui piedi piatti, e si è affacciato al cornicione. Scrutava in giro curioso, poi ha berciato con una buffa vocetta acuta: dietro di lui è arrivato, con calma, anche il fratèl pirlotta, che dondolava ancora di più e che si è subito nascosto dietro il protettivo muretto, per evitare un attacco di vertigini.

Adesso aspettiamo i tentativi di volo, cercando di non avere la macchina fotografica scarica, come oggi.

lunedì, maggio 17, 2010

MAI PIU' SENZA


ogni mese Focus mi manda queste classifiche improbabili: vi ho risparmiato i cibi più disgustosi (per noi) del mondo, ma queste invenzioni meritano: ognuno può scegliere la più inutile tra le inutili. me, per esempio, mi pare più inutile l'asciugaorecchie...


Le 5 invenzioni più inutili || Focus On Top || Ottava Puntata - Focus.it



giovedì, marzo 25, 2010

McDUMMY


Non so più dove le ho trovate e mi sono pure persa la decima, ma per alleggerire l'atmosfera ecco le nove topiche peggiori di McDonald.
Giusto per ricordarci che sono grossi ma scemi, comunque vada il voto.

9) Hulaburger. Creato nel 1963, era rivolto a cattolici rispettosi del venerdì senza carne. Si trattava di un cheeseburger, ma una fetta di ananas sostituiva la carne. I cattolici osservanti continuarono a disertare il McDonald’s di venerdì.
8) McDLT (McDonald’s Lettuce and Tomato). Da una parte fetta di pane e carne, dall’altra lattuga, pomodoro e formaggio. Lo scopo era di tenere parte calda e parte fredda del panino separate, e il cliente poco prima di mangiarlo doveva unire i due componenti. A parte il packaging estremamente ingombrante, chi al fast food ha voglia di contribuire alla preparazione del panino?
7) Arch Deluxe, detto “hamburger per gli adulti”. La campagna pubblicitaria fu imponente. Nonostante la spesa in reclam di 100 milioni di dollari, nessuno se lo filò. Un esperto di Wall Street disse che gli incassi portati dall’Arch Deluxe coprirono appena un quarto del costo pubblicitario.
6) McLobster, panino con al posto della carne l’aragosta. Pensato per i canadesi, costava più di tutti gli altri panini (5.99 dollari), ma era troppo leggero, non saziava.
5) McHotdog. Nella terra degli hamburger il rivale hot dog. Il panino con dentro il wurstel ha fatto il giro del mondo in vent’anni, dal 1990 a oggi. Passando dal Midwest americano, all’Inghilterra, al Canada, al Giappone, non ha mai sfondato.
4) McPizza. A metà degli anni Novanta McDonald’s si lanciò nel mondo della specialità italiana. Già esistevano negli Usa innumerevoli catene e semplici esercizi nel settore. Troppa concorrenza, flop totale e McPizza caduta nel dimenticatoio.
3) McPasta. Se non va la pizza, perchè non provare con la pasta? Lasagne, fettuccine Alfredo, spaghetti con polpette. La sorte di queste proposte fu identica a quella della McPizza. Recentemente la McPasta è stata introdotta in Nuova Zelanda e Australia. Progetto abbandonato un’altra volta per la scarsa domanda.
2) McAfrica. Quale è la peggiore cosa da fare quando gente che soffre la fame in Africa è su tutte le prime pagine dei giornali e nei servizi d’apertura dei telegiornali? Ideare il McAfrica. La campagna pubblicitaria scatenò polemiche e il fast food fu costretto a ritirare il prodotto.
1) McLean Deluxe. Il top dei flop. Spinti dalle campagne Usa per una corretta alimentazione, contro l’obesità e stili di vita poco salutari, quei diavolacci del marketing McDonlad’s vollero ideare un Mc Deluxe “dietetico”. A tavolino decisero, con operazioni da alchimisti, di sostituire il grasso con acqua. Ma per far trattenere l’acqua alla carne, nell’hamburger fu aggiunto il crondo crispo, un’alga rossa. Il gusto era orribile e la gente preferì intasare le proprie arterie piuttosto che mangiare il McLean Deluxe.


mercoledì, febbraio 10, 2010

MAI PIU' SENZA


C'è
questo bellissimo sito che raccoglie oggetti artigianali di ogni tipo, fra cui parecchi davvero molto belli e generalmente più che accessibili.
Ma siccome la natura umana è maligna assai, invece di segnalarvi magliette carine e pregevoli orecchini, vi offro la galleria fotografica dei cuscini a forma di Stato degli Usa, giuro!

guardate voi stessi qui sotto:

c'è il Texas, ovviamente (disponibile in tre colori)...
... c'è il favoloso Idaho...
... e non manca neppure il Kansas, pur se un po' poco artistico. Ma il cuscino migliore è quello, indovinate....
..... delle Hawaii, giusto!

mercoledì, gennaio 13, 2010

ALTRA ZONTA


irrinunciabile, ingranditela

giovedì, dicembre 24, 2009

UNA RISPOSTA AL BROTHER?


da peacereporter:


Venezuela, nasce la rete di negozi socialisti per combattere il capitalismo Chavez inaugura un negozio socialista. "Il capitalismo - dice il presidente - saccheggia il popolo" Nell'ambito di un programma contro la speculazione che fa lievitare i prezzi dei beni di consumo, il presidente venezuelano Hugo Chavez ha inaugurato il primo ristorante socialista del Paese. "Dobbiamo spiazzare il settore capitalistico. Non dico di eliminare l'iniziativa privata che però si dovrà mettere in concorrenza con noi" ha detto Chavez ai giornalisti che lo intervistavano. Il punto fondamentale che il leader bolivariano vuole raggiungere è la nascita della Corporazione dei mercati socialisti (Comerso). La Comerso sarà una rete di negozi al dettaglio che andranno a coprire tutti i settori merceologici dall'abbigliamento alle farmacie, dagli elettrodomestici alle concessionarie di auto. Grazie a questo progetto i cittadini venezuelani potranno fare shopping a prezzi competitivi che non si distaccheranno molto dal costo reale di produzione, anche perchè dell'intera catena produttiva se ne occuperà lo Stato. Dunque via ai negozi socialisti che permetteranno di "bloccare il capitalismo vorace che continua a saccheggiare il popolo".

giovedì, novembre 19, 2009

GENIALI

segnala il solito Iacopo Fo:


I regali di Natale piu' inutili

La prima recensione spetta a Renewable Energy Experiment Kit, un gioco americano studiato per insegnare ai piu' piccini il funzionamento e il valore delle energie rinnovabili.
C'ha il pannellino solare, l'elichina eolica, una celletta idrolitica, il tutto alimentato a batterie AA!
Il particolare dev'essere sfuggito agli ideatori.
(Fonte: Ecologiae.com)

martedì, novembre 03, 2009

TRANCIO DI VITA


Gli scatoli si inerpicano su per una parete, le librerie si svuotano.
Ne escono reperti di ogni tipo - ah, a proposito, se i nerd mi leggono sappiano che c'è fantascienza d'annata e difficilissimi e introvabili giochi in scatola che li attendono in cambio dell'opra prestata, neh? - dagli scandinavi che scrivono di giapani, come ha efficacemente sintetizzato il KGgB, all'opera completa di Hugo Pratt.
Apro uno dei tanti libri senza sovracopertina, giusto per vedere cos'è: nella pagina giusta, nell'angolo giiusto, c'è incollato un mio ex-libris, dell'epoca in cui avevo il tempo di incollarli.
Peccato che la pagina sia giusta e l'angolo pure, ma il verso del libro no, che è al contrario.
Allora lo giro e trovo, nella pagina giusta giusta e nell'angolo giusto, un altro mio ex-libris. Il titolo del libro? "Curar nevrotici con la propria autoanalisi", del buon Siggy. Che di più adatto c'era solo la Psicopatologia della vita Quotidiana.

martedì, ottobre 20, 2009

RELAX








Rubo un altro suggerimento a quest'altro blog di strega che quante ne sa, perchè è divertente ed è un buon modo di fare un dispetto a brunetta: così, infrasettimanale, per il gusto di.
Andate a vedervi gli altri, neh?

martedì, settembre 08, 2009

GUARDA INDIETRO A CHI STA PEGGIO DI TE








Essendo che il KGgB si iscrive all'Università, in quanto genitori poteva andarci peggio