mercoledì, dicembre 31, 2008

ECCO.


Da facciabuco, riporto e condivido, che ne ho ben donde. è da urlare un attimo prima della mezzanotte. se non lo fate per voi stessi, fatelo per me e per le numerose altre vittime di questo bastardo bisesto.

martedì, dicembre 30, 2008

DEFINISCI "NORMALE"


Loro sono perfino meno abituati di noi, amicae.
Che non è per dire Guarda indietro a chi sta peggio di te, ma solo per commentare che, dato sì che si parla di "riscaldamento globale" e invece fa freddo, un sacco di gente pensa che il cambiamento climatico allora sia tutta una balla.
Come se la nebbia in India e la stagione della piogge qui, così per dire, fossero normali. E, corigeme se sbaglio, da qualche parte c'è stato qualcuno - un qualche esperto, che di solito abbondano - che prova a spiegarci come stanno le cose? o è più carino credere che all'ultimo le acque si ritireranno e al loro posto arriverà un intero branco di mammuth?


(confesso, ho appena visto Era Glaciale 2)


sabato, dicembre 27, 2008

PIC NIC POLARE





Nella giornata più fredda da molti anni a questa parte, si può decidere che si va a fare un bellissimo pic-nic sulla spiaggetta, io e il KGgB. e divertirsi così con una vela che passa, laggiù.




















SOTTO L'ALBERO


un pinguino finto ma morto, un coccodrillo su ruote che apre e chiude la bocca, un tappo da vasca con  barchetta, una bottiglia di gazzosa anni'50, una zip che diventa astuccio o viceversa, un cd il cui pezzo forte è Il proclama di Camillo Torres, un robot con riccioli di latta rosa (be', si chiama Venus) e un fa-ghiaccio a forma di dentiera ("nessuno scambierà il vostro bicchiere con il suo").  E sono certa di essermene dimenticata qualcuno. Anche quest'anno è un po' difficile rispondere con serietà alla domanda "e allora, cosa vi siete regalati a natale?"

mercoledì, dicembre 24, 2008

CAMPANE DI NATALE

Abbiatevi un Natale carino, pieno di cose da ridere e vuoto di robe formali.

e fate lo sforzo, suvvia, di separare perbene carte e bottiglie, plastiche e pile esaurite. a natale siamo tutti più buoni e anche un po' più intelligenti, no?

martedì, dicembre 23, 2008

PENSIERINO


Le feste amplificano questo periodo un po' così:






E ogni tanto vien nostalgia per quei periodi, invece, così:

martedì, dicembre 16, 2008

ARBITRARIO ACCOSTAMENTO


Sì, ci aveva ragione l'agenterrimo che per vedere La Comunidad ci vuole un po' di stomaco. E infatti io ho chiuso gli occhi, essendo che la nessie l'aveva già visto e mi diceva "ecco, qui non guardare". così mi sono evitata scarafoni, topi e morti squiccicatie. E quindiil film mi è piaciuto, anche se forse mi aspettavo di più. Bella l'idea di girare in grottesco l'horror e tutta questa gente che se ne va in giro con la testa spaccata e sanguinolenta come niente fosse non è male, ma le cose più belle sono le citazioni: ho apprezzato particolarmente la megera che slata i tetti stile matrix, ne ho riconosciuta qualcun'altra e immegino che il film ne sia pieno perc hi riesce a coglierne di più. 
Il finale affidato a Jedi è grande, ma il finale vero e proprio poteva forse essere meglio: però, 'nzomma, a voler essere criticoni, che sennò è un film divertente e probabilmente con un qualche sfumatura in più di quante io non fossi in condizioni di apprezzare. La cineforumterapia richiede livelli un po' for dummies, bisognerà tenerne conto. 


Un bel librino che si può regalare, tanto per saltar di palo in frasca pur rimanendo sulle recensioni, è "Carmine Pascià" di Gian Antonio Stella (ed. Rizzoli). Chè, come fin troppi sanno, a me De Andrè non fa impazzire anche se in questa città non lo posso dire senza che mi si sospetti di reato, ma uno dei pezzi suoi che mi piacciono è Sinan Capudan Pascia ,quello che "giastemma Muma au postu du Segnu" 
Non che poi il resto del testo mi sia comprensibile, ma insomma quel tanto da capire che la storia è bellina, un storia di conversione forzata che finisce per essere scelta di vita.  E il Carmine Pascià di Stella è uguale, ma va oltre: perchè in un libro, per quanto piccino, ci stanno più cose che in una canzone e Stella le sa scegliere bene. A cominciare dal protagonista, che viene estratto a sorte (già) per il servizio di leva e quando già spera di poter tornare a casa, viene spedito alla "conquista" della Libia: senza una licenza in quattro anni. Quando si sveglia in groppa a un dromedario, legato, la prima cosa che fa non è quella di rimpiangere la patria, e neppure i commilitoni. Chè Carmine Iorio è un poveraccio che più poveraccio non si può, trattato come una merda sia nella vita civile che in quella militare: e Stella, con quella bravura che porta il cronista e diventare un po' storico, sa mettere insieme quei quattro dati che, da soli, rendono perfettamente l'idea della stronza miseria che c'era nella campagne italiane agli inizi del novecento, mentre poco più in là si banchettava a dieci primi e sette secondi. La vita e la fine di Carmine Pascià sono belle e con dentro una loro tenerezza, e rabbia retroattiva. Vale la pena, sì.




NATALE. NONOSTANTE



e si è messo nel centrotavola di zucchette e mele rosse l'omino con la scopa che chissà che nome avrà ma viene da Zurigo, e si è fatto l'albero - su scala ridotta, ma vivo, un bell'alloro profumato - e si è rimasti fregati dall'ingorgone. di lunedì. perchè noi avevamo lasciato a casa la macchina. ma gli altri no.

domenica, dicembre 14, 2008

INVERNO


Un po' di sole dei giorni scorsi in mezzo alle foglie, chè al di là dei vetri non si capisce come facciano, oggi, gli alberi a resistere al vento.

venerdì, dicembre 12, 2008

ONLY FOR COMUNE-TY


Allora a me piace un sacco che ci abbiamo una casa (virtuale) della comune-ty: tutta presa da altri casini, non l'ho finora considerata molto e manco ho messo il linko, ma sono contenta. 
E' come avere, oltre a una Casa, un'Assemblea Permanente, un' Autogestione Perenne, financo un Giardino Segreto. 
Però però. 
Però queste qua son tutte cose che bisogna riempirle, e poi magari anche cambiarle ogni tanto: chè un giardino di erba sempreverde e basta non è il massimo.  Che adesso siamo tutti o quasi su facciabuco, e va bene anche questo, ma indipercui secondo me bisognerebbe fare in modo che la Casa della comune-ty sia diversa sia dal blog che da facciabuco. 
Io, per esempio, la vedrei (anche) come una fonte di utility: una bacheca che funzioni, magari divisa in annunci pratici e annunci chi-c'è-alla-birretta. E, qui il brother è autorizzato a picchiarmi chè non so quello che dico, una funzione che pies faciliti l'invio di una  richiesta in bacheca a un indirizzo, o a una mailing list. 
Oppure, o anche, ci starebbe un posto per le robe che uno vorrebbe discutere: tipo perchè-non-mi-hai telefonato-stronzo? ma anche cosa-ne-pensate- della-rivolta-greca? che magari uno non ci ha voglia o tempo di dire la sua sul blog ma gli piacerebbe sapere cosa ne pensano gli altri. 
E, perfino mi piacerebbe che ci fosse un posticino per le notizie curiose: che uno mica ci deve fare su un post per forza che poi dice che senso ha, ma fra noi ce n'è che le notizie curiose e strambe ci piacciono e le sanno e finisce che se le tengono per sè. Invece così, tac, dieci righe e la metti lì, così la mattina io e quelli degli uffici almeno ci abbiamo lo Stranomavero personalizzato. 
Ecco, ego dixit. Voi comune-tary cosa (ne) pensate? E il brother che poi gli toccherà di farle, le cose pensate, chennedice? 

giovedì, dicembre 11, 2008

VACANZINA ROMANA


Ecco, me mi dispiace se voi conoscete la Garbatella solo per Moretti, o per la tivvù. Perchè a me Roma, in generale non mi entusiasma proprio e mai ci vivrei, ma su 'A Ggarbatella un pensierino ce lo farei pure per starci, addirittura.
Che uno dice: è un posto che sembra uscito da una fiaba, e invece no. E allora da cosa? La risposta giusta è "da un libro illustrato per ragazzi degli anni '30."
Perchè il quartiere fu costruito appunto nel 1928 su progetto di Luigi Luzzati: dovevano essere "villini popolari" di cui era già previsto il possibilie riscatto. E quei "villini" sono una cosa che, se per esempio siete fra quei profani di architettura e arte che però patiscono davanti alla famosa casa di Hundertwasser a Vienna o anche solo
davanti alle sculture di Tinguely, non potete non amare dal profondo del cuore per la loro intrinseca e decisa bizzarria.
Non ci sono due case con comignoli uguali, le decorazioni hanno tutte le forme e le
suggestioni possibili, due case perfettamente simmetriche incorniciano una teorica quinta - tanto teorica che non c'è nulla da incorniciare - un prospettiva rinascimentale di archi invece lascia intravedere, in fondo, un giardinetto. Le corti, di cui quasi ogni casa è dotata, sono piene di alberi: pini marittimi e palme cresciuti a dismisura, che aggiungono follia e benessere, ma dietro a muri e steccati spuntano improvvisi tratti di iungla - da pronunciare con la "i", mi raccomando, come si faceva negli anni '30.
Ci sono case ad angolo, casette a un piano e mezzo,
portoncini medievali e finestre gotiche, il tutto contenuto fra una strada principale e vialetti che si perdono nel sole romano.
E gli abitanti danno il loro contributo, a volte ricercato ma più spesso del tutto casuale.


Dopo
una scorpacciata di tutto ciò, chè l'uomobarbuto è contento che finalmente è riuscito a portarmici e cch'ha raggione, prendiamo un taxi per andare al Testaccio. "Ar Testaccio dove?" " Mah, faccia lei, per fare un giretto..." "Ma ar Testaccio nun ce stà gnente! Qui sì, qui a 'a Ggarbatella... oh, se volete ce sta il Bar dei Cesaroni, eh? " E' vero, ovviamente, ed è vero che la gente arriva fin lì per vedere 'sto bar con la sua scalinata. Ma speriamo che nessuno mai si accorga davvero di quanto è bello quello che c'è intorno.

domenica, dicembre 07, 2008

PROPRIO UGUALE, NEVVERO?


In Grecia un ragazzo è stato ucciso dalla polizia durante un manifestazione. Il governo è di destra, ma il poliziotto che ha sparato e quello che era con lui sono stati arrestati, il loro dirigente sospeso, il ministro degli interni si è scusato.

Nel luglio 2001, così reagiva il governo berlusca alla notizia dell'omicidio di Carlo Giuliani:
"L'episodio mortale - spiega il Viminale - è accaduto nel corso di un violento assalto contro un autoveicolo dell'arma dei carabinieri che ha procurato il ferimento di alcuni militari a bordo. Nella drammatica circostanza, la cui dinamica di sta ricostruendo, il giovane dimostrante è stato raggunto da un colpo di arma da fuoco, presumibilmente esploso a scopo difensivo da uno dei carabinieri feriti. Qualsiasi ulteriore ricostruzione dei fatti è al momento prematura".
E anche:
In un primo momento la polizia aveva parlato di un sasso che avrebbe colpito alla testa il dimostrante. Più tardi però il vice premier, Gianfranco Fini, aveva dichiarato: "E' giusto attendere l'autopsia e qualche indicazione in più dagli inquirenti. Ci sono numerose testimonianze che lasciano intendere che probabilmente si è trattato di una reazione da parte di un milite dei carabinieri, oggetto insieme ad un collega di un tentativo di linciaggio. Dico subito che la legittima difesa è prevista nel nostro codice".

sabato, dicembre 06, 2008

A PROPOSITO...


... di pantheon, settimana scorsa abbiamo visto "Harvey", qui nel cineforum ristretto. Veramente, il tenero gipunto aveva portato il divuddì per i cineforum delle Noiose Cure, ma mi attirava troppo e ce lo siamo visto a casa. Che, lo so, l'avranno dato tremila volte in tivvù ed è un film famosissimo, ma noi mai l'avevamo visto. Troppo famoso per una mia recensione, in verità, così mi limiterò a citare a memoria la magnifica filosofia di vita di Dowd-James Stewart : "La realtà? Oh, sì, sono trentacinque anni che ci combatto e sono lieto di affermare che ho risolto brillantemente il problema. Sfuggendola."
Epperò ne parlo appunto perchè mi sovviene che non ho un Pooka.
Sono andata a vedere su tutti i miei testi di fiabe e miti e, in realtà, scritto e concepito così come è nel film un Pooka non pare esistere: c'è Puck - quello di Shakespeare ma soprattutto i suoi amici preesistenti - c'è il Pouka irlandese, il Pwca gallese. Hanno forma di cavallo, di asino, di buffo pulcino o addirittura di aquila.
Ma soprattutto, nessuno di loro è solo una presenza protettrice e benevola: piuttosto, sono dispettosi, servizievoli ma quando pare a loro, e non poco ombrosi. Sono come quelli che noi chiamamo genericamente folletti, insomma, e non so da dove Mary Chase abbia tirato fuori il suo Pooka che assomiglia al Grande Gigante Gentile.
Però, da ovunque provenga direi che mi farebbe piacere se uno arrivasse da 'ste parti. Ho solo qualche dubbio sulla sua forma: secondo voi che animale potrebbe essere? Gatti e gufi sono esclusi per opposti motivi, ma tolti questi si accettano suggerimenti.
E, ah, se siete fra quei tutti che hanno visto il film ma non ricordano mai se Harvey si vede o no, la risposta è no.








http://cineforum.blogspot.com/2006/03/harvey_17.html

giovedì, dicembre 04, 2008

TIE' !



mi è stato donato un augurio carino e irriverente, che potete ammirare già operante sulle pareti del mio studio, pur in attesa di una cornice.

Per essere atea, sto mettendo insieme un pantheon d'eccezione - hanno perfino acceso una candela per me a betlemme, certi Ulivi hanno dolci pensieri - e non sembri che io ci scherzi su, chè ne apprezzo ogni singola presenza e soprattutto intenzione.

martedì, dicembre 02, 2008

CERTE NOTTI

pensavo di mandarlo solo alla Talpa , per competenza geografica e per ricambiare le sue immagini d'arte, ma è bello se lo vedete tutti. Una versione genovese rientra nei miei progetti futuri, sappiatelo e fateci su un pensierino.

sto un pochino meglio, sì.



http://www.youtube.com/watch?v=e6pbReG0Pbo&eurl=http://www.jacopofo.com/indonesia-alberi-sposi-matrimonio-nozze&feature=player_embedded

PAURA


Eccola di nuovo, ma non mi fa ciao.*
mi piglia all'improvviso, nel bel mezzo del mattino, quando il mondo comincia a pensare al panino di mezzogiorno, alla pausa. io cambio la consonante, e mi blocco lì come una scema, chè credevo di averla mandata via. lo credevo anche stanotte, che non si è buoni gufi se non si impara che le angosce notturne a volte basta un libro sciocco come "Le ricette di Chloe Zivago per l'amore e l'adulterio", chè tanto capirlo o no fa uguale, ma intanto la mente si distrae. e poi arriva il sorriso del KGgB che va a scuola e già non è più notte, ecco fatto.
Sarà che mi sa che i topi sono stati trovati anche da altri inquilini, chè il giardiniere sta potando via ogni cosa: e sarà che secondo me i giardinieri fanno la lotta di classe comprando le macchine più rumorose che c'è e usandole alle otto del mattino, giusto mezz'ora dopo che mi sono addormentata. Poi smette e poi ricomincia, è un lotta a distanza fra il mio sonno da recuperare e il suo reveiller le bourgeoise.
Cediamo tutti e due nello stesso momento, lui finisce di potare e io mi alzo, ma sarà il sonno che mi fa pigliare a tradimento da quel peso qui in mezzo, certo.
E allora lo scrivo qui, chè magari è un buon sistema per farlo andare via, sciò, fuori, come si faceva con le galline stupide che entravano in casa.
O magari con le paure di quel periodo là, che a sentire sbattere gran colpi che sembravano sulla porta, si urlava "La Digos!" e si scattava in piedi spaventati, pur se mai avevi fatto niente di più che possedere un disco di canzoni di lotta: ma poi, si scopriva, era un piccione che non riusciva più a uscire dalla cucina.
Paura-piccione, ti faccio una linguaccia, tiè.


*se non hanno fatto un remake, questo incipit è comprensibile solo dai cinquantenni: gli altri possono anche non farci caso, eran soltanto canzonette

lunedì, dicembre 01, 2008

COL CAVOLO!


Vero che sembra il RibollirDeiTini? E invece è il fantastico bagno fitoterapeutico, che abbiamo scoperto diventare - se fatto con cavolo rosso tritato - di un fantastico bordeaux che man mano sfuma nel blu. Il rischio di uscirne Puffi era concreto, ma io e l'uomobarbuto l'abbiamo affrontato coraggiosamente - soprattutto lui, che tutto il resto del Grande Puffo, a parte colore, coda e atavica saggezza, ce l'ha già - e ce lo siamo goduto. Chè, lungi dal sembrare brodo primordiale, il bagno nel cavolo è davvero piacevole: l'odore è leggermente solforoso all'inizio, ma di gran lunga meno che alle terme, e in ogni caso qualche goccia di olio essenziale a piacere lo elimina, e la consistenza è quella del Mar Morto, ma più morbida. Insomma, non sembra di stare in una minestra, anzi. La pelle ne esce bene, idratata al punto giusto; l'effetto disintossicante, è ovvio, non si può valutare, ma ci si fida. La nota dolente è stata la stessa di molti dei prodotti Lush, per esempio le balls coi brillantini. Perchè se nelle definizioni della Settimana Enigmistica trovate "il contrario di glabro" è lui, è l'uomobarbuto. Che, appunto, in passato aveva già avuto qualche difficoltà nelle docce della palestra, chè vai a spiegare che i brillantini erano il risultato di un bagno con la sua legittima moglie e non tentativi di omoseduzione ... Be', col cavolo non corre lo stesso rischio, ma sta di fatto che lasciati liberi, i pezzetti di cavolo rosso si sono sparsi ovunque fra il suo fitto vello, cammuffandosi da macchioline della pelle o nei. Gli ci sono volute due docce, dopo il bagno: che i lettori villosi, se ce n'è, lo sappiano. E' stata una bella esperienza, sissì, non vediamo l'ora di provare i miscugli con le carote, con la menta, con la limoncina...tutti chiusi in un bel sacchetto di tela, magari.