martedì, ottobre 21, 2008

IL TOPO STROPPIA


E così c'è anche il topo. Un topino di campagna, e il primo che dice "poverino" farà, se posso decidere io, la fine appunto del topo.
Perchè io, i topini sto a guardarli volentieri se sono dentro un cartone animato, ma anche se sono dentro un bosco, un fosso, un campo.
A casa mia, no.
Sono territoriale, lo ammetto, e magari sul balcone ci si poteva mettere d'accordo, è una specie di terra di nessuno: ma lui no, il cretino. Non so per certo da dove sia entrato, ma sicuro è scivolato via tenendosi raso sotto la mascherina del frigorifero, come un fante della Grande Guerra a filo delle trincee: lo so perchè ho trovato gran mucchietti di polvere annosa agli angoli, che già che c'era poteva almeno ripassare per bene e toglierne di più.
Così forse il frigo riprendeva a funzionare senza consumare una quantità di energia pari a quella del Kenia.
Perchè il frigo è in quelle condizioni lì, la lavatrice ha bisogno il colpo d'anca - chi si ricorda i flipper sa di cosa parlo - per chiudere il coperchio scardinato chè quando me lo dimentico lei non parte, il forno invece l'hanno appena aggiustato ma si è rotto di nuovo, si aspettano i soccorsi .

E' così: qui imperversa la Crisi del Settimo Anno che ormai si è trascinata nell'ottavo, altrimenti detta Crisi del Locatario: si presenta puntuale quando sta per scadere anche il rinnovo del contratto, come sta succedendo qui. E nell'incertezza - si va, si sta? - le robe muiono, i muri piangono, i topi ballano.
Perchè fosse necessario anche il topo, francamente non so: forse solo perchè io, in questo periodo così rassicurante riguardo la mia salute, possa dire: "Ah, finchè le sfighe son queste...!" e sentirmi enormemente confortata, giaggià.

4 commenti:

la fede ha detto...

Ce l'ho avuto anche io il topo, nella Casetta Rosa pavese :))
solo che il mio si manifestò grazie ad un salame del mio coinquilino Ciappi appeso a stagionare, che un bel giorno abbiamo trovato con un giga segno di morsicate, fatto che ha dato inizio alla Grande Caccia al Topo (devo assolutamente ritrovare le foto!).
Il bastardo, scoprimmo, aveva fatto la tana tra la carta da forno del cassetto sotto il forno (e qui capimmo il motivo della puzza di topo morto che si spandeva allo scaldarsi del suddetto) e si era bello rosicchiato i fili del frigo, che in effetti ci lasciò poco dopo.
:)))

lastreganocciola ha detto...

ma lui era morto? nel forno o nel frigo?
il nostro si è rifugiato nello stanzino delle giacche, e là morirà: sono quei casi in cui i vantaggi darwiniani si ritorcono contro i singoli, chè se fosse stato possibile catturarlo ci avremmo almeno provato, come facciamo con i gechi. ma prendere un topo è impensabile, in uno stanzino pieno di valigie e borse e cappotti e tasche...:-(

Anonimo ha detto...

Provare a mettergli nello stanzino un pezzo di formaggio con qualche goccia di tranquillante? Lui se lo mangia, dorme, e possiamo cercarlo con calma e farlo uscire senza danni.
E per la casa...non sarà mica la volta che ti avvicini un po' al resto della comune??? Sarebbe bello averti in centro :-)))

la fede ha detto...

nono, il topo era bello e vivo, lo abbiamo stanato spostando TUTTI i mobili della cucina... e poi è scappato fuori perchè c'era la porta aperta :)
ma.. mettere una trappola per il topo? capisco che possa sembrare crudele ma sempre meglio che averci un topo in casa..