Io non mi abbronzo. Mai. Perchè non sopporto lo stare ferma al sole, e sopporto poco anche il sole stesso. Ma soprattutto perchè il sole non sopporta me. Quando, colta da entusiasmo o da vergogna del mio pallore, decido che andrò al mare, o che prenderò un'ora di sole sul terrazzo, piove. C'è un raccontino popolare, contenuto in un bellissimo libro che si chiama "Il circolo dei cantastorie" di Jean Claude Carrière, che ne raccoglie molti con scelta davvero intelligente e gustosa, in cui si narra di un villaggio afflitto dalla siccità, dopo mesi e mesi e mesi che non piove. Il classico furbo-sciocco di questo tipo di racconti viene alla fine consultato per disperazione, dopo che ogni rimedio è risultato vano, e lui ordina:"Portatemi tutta l'acqua che c'è nel villaggio." Riluttante, ma speranzosa, la gente gli porta ogni brocca residua. Lui versa tutto in un catino e ci mette a bagno i suoi vestiti sporchi. A momenti lo picchiano, ma lui riesce a calmarli: "Mi avete chiesto un rimedio, e io sto facendo del mio meglio. Se volete che prosegua, ora portatemi tutta, ma proprio tutta l'acqua che avete." Brontolando ancor più, ma ormnai senza alternativa, tutti gliela portano. Lui butta via l'acqua sporca, e con quella pulita sciacqua i vestiti che aveva lavato. Sono i saggi che lo avevano consultato a salvarlo dal linciaggio, mentre lui chiede ancora un po' di pazienza alla gente inferocita, che sbava guardandolo sciacquare accuratamente il bucato. Finalmente, lo sciocco ha finito: raccoglie gli indumenti, si avvia verso nel corda tirata nel cortile e appende i vestiti: uno, due, tre... e in quel momento si squarcia il cielo e vien giù un portentoso acquazzone. "Avete visto? tutte le volte che io stendo, piove."
Ecco: allora io ho deciso di mettere il condizionatore in casa. Con mille scrupoli di coscienza ecologica, ma in casa ci vivo e ci lavoro - se ci sono 35° gradi, no, non ci lavoro - e non ho case in campagna e anche di ferie al momento si parla pochino. Appena ho telefonato all'omino che mi ha fatto il preventivo, dicendo "ok", questa magica parola ha fatto tornare novembre. Allora pensavamo, chez nous: se chiedessi all'Onu di finanziarmi un piscina e un solarium? Sarebbe un intervento più economico di quelli proposti finora, no?
martedì, giugno 05, 2007
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