sabato, giugno 30, 2007

NO,GLAZIE

come sempre, ignorando ciò che dice la tv, mi trovo in difficoltà a distinguere ciò che sanno già tutti da ciò che rimane ignorato dai più, ma insomma mi pare comunque giusto rilanciare questo allarme sui prodotti alimentari - e non - cinesi.
Chè, vuoi per la bolletta del gas vuoi per lo sfizio, magari a qualcuno la tentazione viene, ma sarebbe meglio di no. Dopo i dentifrici con un ingrediente velenoso, distribuiti nelle carceri e nei centri assistenziali USA, dopo il cibo per per pets che ha mietuto vittime fra felini e cani americani, la Cina ha ammesso che nei prodotti nazionali vengono impiegate sostanze chimiche tossiche e illegali. Non in tutti, ovviamente, ma perfino il direttore dell'Agenzia cinese per il controllo di qualità ha dovuto ammettere che quelli venuti alla luce non sono "casi isolati". Infatti 180 fabbriche sono state chiuse e 37 licenze revocate, ma in sei mesi i casi individuati di adulterazione sono stati 23.000. Cifre cinesi, e non abbiamo il numero totale delle fabbriche per fare un raffronto: ma secondo Federico Rampini di Repubblica sono stati trovati adulterati "prodotti come la farina, le caramelle e i biscotti, le conserve e i sottaceti, i frutti di mare. Tra gli ingredienti pericolosi e proibiti che sono stati rilevati in quei prodotti ci sono olii minerali derivati dal petrolio, paraffina, formaldeide e coloranti cancerogeni. Non è stato precisato se alcuni degli alimenti incriminati erano destinati all’esportazione."
Personalmente, non credo che l'industria agroalimentare del resto del mondo sia granchè più "pulita" (se volete disgustarvi leggete "Non c'è sull'etichetta" di Felicity Lawrence) ma la spinta accellerata al neoliberismo che più selvaggio non si può facilita molto le cose a chi non si fa tanti scrupoli. Perciò, ecco, siete avvisati, e vale anche per i cosmetici e la famiglia degli integratori e affini.
La bellissima foto la trovate qui insieme ad altre ancora più belle.

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