sabato, giugno 23, 2007

NON NEL MIO GIARDINO?


Seconda puntata del no al nucleare, chi si muffa è avvertito e può saltare.
Per antico principio, provo sempre a non demonizzare nulla, ad eccezione del fascismo che non ha alcun bisogno che lo demonizzi io, ci pensa da sè.
E quindi, in teoria, non sono contraria al nucleare civile, nè agli ogm, nè - lo dico, lo dico - all'alta velocità su rotaia. Anzi, l'alta velocità è la cosa che, sempre parlando in teoria, fra queste tre mi sembra la meno demonizzabile e temibile, che di per sè rimane un'alternativa valida ed efficace al trasporto su ruota o per via aerea, entrambi molto più inquinanti e distruttivi.
In pratica, trovo giusto che non si buchino colline piene di amianto per farci passare i treni dentro. In pratica, cerco di evitare non solo gli ogm, ma anche i pesticidi e l'altra chimicazza, e mangio biologico ogni volta che posso, cercando di poterlo fare sempre di più e che lo possano fare anche gli altri. In pratica, non sarei contenta se al posto delle piscine, a dieci passi da casa mia, ci mettessero una centrale nucleare.
Neanche la Talpa, che pur con tutti i distinguo ha scelto di fare in questi blog l'avvocato del diavolo atomico, dice che la centrale la vorrebbe, a casa sua. E così credo che direbbero tutti, o quantomeno che al momento del via alla costruzione pianterebbero un bel casino, sarà dura! E ciò vale anche per i depositi di scorie, come si è già visto con lo scorso governo (che ha dovuto fare una bella marcia indietro, si è trovato contro perfino i suoi).
Come si sa, però, l'Italia abbonda di lande desertiche e acri a acri di terreno di nessun valore, un po' come l'Australia, insomma. Allora le centrali nucleari le mettiamo lì, e siamo contenti tutti. I soldi per costruirle ce li danno le banche e gli investitori stranieri (in cambio di niente, si sa come son generosi gli stranieri, basti pensare al piano marshall), le scorie le regaliamo al terzo mondo (e intanto diciamo che questi stranieri, insomma, che io non sono razzista però puzzano, mica potremo prenderceli tutti qui, no? con un bel paese radioattivo come quello che gli stiamo preparando, ingrati..), la "nostra" ricerca va avanti chè il mondo senza il genio italico è perduto e, poveretto, da solo non ci arriva a far le cose un po' meglio... e insomma tutta questa specie di cose. E così, fra un decina, ma forse una ventina, d'anni saremo autosufficienti invece di comprare l'energia dalla Francia che, diciamolo, con la sua grandeur riesce sempre a farci perdere il lume della ragione, ma chi si crede di essere? Le centrali le facciamo pure noi, cicca cicca.
Prima che la Talpa, notoriamente un po' suscettibile, pensi che sto sfottendo lui, preciso che non è così, che a differenza di altri bloggers - chè in rete ho visto ragionamenti davvero a pera, su questo argomento - lui porge i suoi ragionamenti col beneficio del dubbio: però ritengo che, a prescindere da qualsiasi possibile ragione teorica, se c'è un Paese europeo dove il ricorso all'energia nucleare sarebbe suicida, è l'Italia, e per molti motivi.
Il primo è che siamo in ritardo, ferocemente in ritardo: fra i paesi già industrializzati, l'unico che sta costruendo una centrale nucleare adesso è la Finlandia. Io credo che questo nostro "ritardo", cioè lo stop al nucleare, sia un merito e un vanto, ma anche chi lo considera una colpa credo non possa negare che si parte svantaggiati e che gli effetti peggiori della carenza di fonti energetiche, se ci saranno, saranno nei prossimi anni e non fra venti.
Non bastasse lo svantaggio obiettivo, ci penseranno le mobilitazioni contrarie a ritardare ulteriormente il tutto: non a caso, sempre Finlandia a parte, i Paesi in cui si stanno costruendo nuove centrali sono Stati fortemente centralizzati, in cui le istanze della gente sono tenute in scarsissima considerazione. Noi, per quanto in teoria invidiosi dell'atomo dei cugini d'Oltralpe, siamo uno Stato fortemente litigioso e localista. L'inceneritore no e la centrale sì? Il ponte no e la centrale sì? Le scorie no e la centrale sì? la (il ?) Tav no... ops, su questo la Talpa ha già risposto.
D'altro canto, l'esperienza insegna che le ragioni per essere litigiosi ci sono e sono spesso fondate: chi si fiderebbe della valutazione ambientale - una contraddizione in termini, ma passiamola - delle misure di sicurezza, delle gare d'appalto? Siamo pur sempre il Paese di Tangentopoli e, come deprechiamo spesso, molti dei coinvolti sono ancora o di nuovo più o meno allo stesso posto. Chè i corrotti ci saranno ovunque, non ne dubito, ma Tangentopoli e i clamorosi conflitti d'interesse sono una specialità tutta italiana.
Last but ecc., in Italia è a rischio sismico (e mica lieve) oltre il 60% del territorio: in pratica rimangono fuori la Sardegna quasi tutta, e il triangolo industriale. In Giappone sono messi anche peggio, è vero, e tuttavia stanno costruendo una centrale (e dell'opposizione popolare, che c'è stata, non se n'è saputo più nulla): e anche se è vero che in caso di terremoto qualsiasi misura di sicurezza può rivelarsi inefficace per una centrale nucleare, c'è da dire che in Giappone hanno efficientissimi piani antisismici (non per evitare il terremoto, ma per limitarne danni e sciagura, ovviamente) e tutti li prendono sul serio. Da noi, quando fanno le simulazione di evacuazione nelle scuole, gli insegnanti sono i primi a riderci su e renderle del tutto inutili.
A questo punto demonizzo l'Italia? Mah, c'è gente (italiana e non) che ne parla anche ben peggio di me: ma, insomma, mi pare giusto riconoscere qual è la situazione del nostro Paese e portare il discorso dal piano del principio a quello del concreto. Chè sui princìpi siamo bravissimi a scannarci, e a trovare soluzioni concrete un po' meno: e dire che forse si è sbagliato a bloccare il nucleare non significa certo affermare che lo si vorrebbe in casa propria.
Allora, nel concreto, cosa rimane? La soluzione più stronza: il nucleare italiano con le centrali all'estero, e le scorie pure. Magari con tecnologie obsolete o mai sperimentate, chè così si risparmia e forse si fa anche più in fretta. E' esattamente quanto stanno facendo in Romania, come ho già detto, e non a caso l'emendamento che ha permesso quest'operazione è stato introdotto dalla CdL. E se poi la centrale obsoleta e rischiosa esplode e la nube arriva ben presto fin qua? eeeh...p'cato, neh?

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