domenica, giugno 03, 2007

NELLA RIDENTE LOCALITA'

Alba è un posto carino. Con il profumo di cioccolata che si spande per l'aere, perchè le prime due cose di Alba sono il vino e i tartufi, ma la terza sono le nocciole. E barattoli di nutella ochieggiano da ogni dove, in tutte le misure, e altre mille creme artigianali di nocciola e cioccolato le fanno compagnia. Poi ci sono le case-torre: quelle che sono rimaste, perchè le famiglie facevano a gara nel costruirle e nel buttarsele giù. Quelle che erano rimaste in piedi dopo il Medioevo in alcuni casi sono state ridotte per risultare coerenti con il resto dell'edilizia, come si può leggere su un cartello turistico:" Torre medioevale (abbassata)". E ci sono i vecchi negozi fin de siècle tutti legno, cristalli e insegne nere a lettere d'argento: sono soprattutto pasticcerie, ma il preferito è stato "Agenzia Giornali", un'edicola.
Ultimo, c'è un affresco del '400 che hanno appena tirato fuori dagli strati successivi in una delle tre chiese più importanti: quattro sante, ognuna con il suo simbolo specifico. E il drago accucciato ai piedi di santa Margherita, tutto verde e lucertoloso senza neanche un po' d'ali, sembra tirato fuori da un fumetto. A proposito, se non avete mai letto le allegre vite dei santi non sapete cosa vi perdete: santa Margherita, per dire solo la sua, era già in carcere in quanto cristiana che le arriva lì un drago e se la mangia. Il drago era ovviamente il demonio, ma Margherita era armata di una croce: con la croce, trac, squarcia la pancia del drago e se ne esce bell'intera. Per questo motivo, secondo la formidabile logica dei cattolici, è invocata per ottenere un parto facile.
Nanetto a parte, ad Alba insomma si sta bene, e in questi giorni c'era anche un festival musicale, per cui dentro la chiesa abbiamo anche ascoltato un po' di prove di violini e pianoforte.
Anche l'albergo non era male, molto piemontese con i suoi copriletti rosa damascati e le coperte ancora di vera lana. Nonostante le mie sfighe, che in occasione di questo vikend avevano assunto la forma di mal di denti, ho dormito bene. E ho deciso che avrei perso il treno più tardi, svegliandomi con calma. Ma alle nove in punto sono stata svegliata dalla Castafiore: un soprano due camere più in là si esercitava nei suoi vocalizzi, un'ora e mezza di tutte le vocali su e giù per la scala. Un'esperienza che meritava di esser fatta.

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