mercoledì, aprile 18, 2007

URANIO

Ricevo da Franca Rame e posto, senza commento - che si può dire di più? se ci tocca difendere perfino i militari...

Questo comunicato, inviato a tutti i quotidiani, non è stato pubblicato.
Prego quindi di darne massima diffusione!
Grazie,
Franca Rame

Giorgio Parlangeli, anni 28, Caporal Maggiore scelto del 4° Genova cavalleria di Udine, sposato da 3 anni, 2 missioni negli ultimi anni in Kosovo, e’ deceduto domenica scorsa all’ospedale di Milano.
il tipo di patologia (rarissimo per l’eta’ del militare) ed i terrotori presso cui ha operato, fanno pensare ad una nuova morte per patologie legate all’uranio impoverito.
Di origini pugliesi (Lecce), aveva scelto la vita militare perché il lavoro era “sicuro” e, se andava all’estero, poteva comprarsi anche la macchina.

Una storia dannatamente uguale a quella dei sui 45 colleghi che lo hanno preceduto nel calvario del cancro prima e nella morte poi, nel caso di Giorgio in ospedale a Milano. Sarebbe bello se, per questi ragazzi, ci fosse un riconoscimento almeno uguale a quello fatto dal Capo dello Stato ai tanti operai extracomunitari che muoiono nei nostri cantieri per mancanza di misure di sicurezza.
Evidentemente i datori di lavoro dei militari italiani devono essere “trattati” in modo diverso e non possono essere messi sotto accusa. Non sappiamo se sono più deboli i costruttori che costringono le maestranze a lavori pericolosi oppure sono troppo forti i poteri della Difesa che possono permettersi il lusso di occultare direttive di tutela per i militari senza essere neanche indagati. Centinaia di ragazzi malati dimenticati da tutti.
Fino a qualche tempo fa i tanti ragazzi che avvertivano problemi alla tiroide venivano operati e tenuti in servizio, da quando l’Osservatorio ha denunciato questa situazione i militari vengono direttamente congedati senza scrupoli, in questo modo oltre a “scaricarli” con i loro problemi li lasciano anche senza lavoro.
Il tutto mentre la nuova commissione d’inchiesta stenta a decollare senza avere neanche le risorse economiche sufficienti. Il Direttivo dell’Osservatorio ha deliberato un appello tra i politici italiani e, nei prossimi giorni, sarà presentata una iniziativa che vedrà coinvolti tutti i politici di ogni schieramento che aderiranno, e che decideranno di stare dalla parte dei ragazzi, senza se e senza ma. Con la morte di Giorgio, i decessi sono saliti a 46 ed i malati sono 516, numerosi i casi di tiroide che, da qualche settimana, vengono congedati per evitare che i casi vengano conteggiati.
Una situazione divenuta insostenibile tra l’indifferenza di politici e militari.


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