giovedì, aprile 26, 2007

UNA DOVEROSA PRECISAZIONE

Ecco, prima o poi doveva capitare. La gaffe, dico, quella classica che prima o poi mi capita. Questa volta riguarda quel "certo Marco Giusti" che, mi dicono, è l'inventore di Blog. Ora, io so a malapena cos'è Blog, e di sicuro non avrei mai saputo chi l'ha inventato. Così come non sapevo, l'altra sera, una canzone cantata da Raffaella Carrà, di cui già non mi ricordo più il titolo. Così come quando sono l'unica a non ridere delle battute che si rifanno agli spot. Così come mi tocca sempre chiedere "chi è?" di qualcuno di cui tutti sanno tutto. E rimane memorabile quanto ho chiesto "Fiorello chi?" all'epoca del suo maggior successo. Insomma, da poco meno di trent'anni collezioni queste gaffes.
Perchè già in assoluto, e in qualsiasi ambito e contesto, mi ricordo poco le facce e i nomi (generalmente, non associati fra loro) anche se imprevedibilmente ogni tanto ci azzecco, seguendo regole misteriosissime.
Ma colleziono gaffes soprattutto perchè da poco meno di trent'anni non guardo la tv. Non è che la vedo poco, non la vedo proprio mai. Negli ultimi anni, l'ho accesa solo per vedere i servizi sul G8 (quando non ero nell'obiettivo della telecamera, confusa fra gli altri) e l'attentato alle Torri Gemelle: solo il primo giorno, però. Non mi viene in mente nessun'altra volta e magari mi sbaglio, forse una di più c'era, ma se non me la ricordo vuol dire che già ho sbagliato a vederla.
Ma detto così sembra che uno non abbia a risentirne nella vita sociale, e invece sì. Per tutto quello che ho detto sopra e altro ancora, tipo che non riconosci le facce dei colleghi televisivi e loro si offendono a morte (mi è capitato, sì: poi ho smesso di fare l'one-woman-ufficio-stampa, e non mi capita più, o almeno non in veste
professionale).
E io, pazienza, ci sono abituata. Spesso pondero se è il caso di chiedere "chi è?" - dipende dalla compagnia in cui mi trovo - ma altrettanto spesso non ci penso affatto e, ops, ho fatto la mia "figura da snob". Ora, non è che a me dispiaccia poi così tanto la parola "snob" nè quel che ne consegue: alcuni snob in passato sono state figure grandiosamente divergenti, e "snob" era un modo per... snobbarli, appunto. Mi dispiace, però, che in genere chi lo dice dà un senso del tutto negativo alla cosa, come se io non vedessi la tv perchè non mi voglio mischiare alla massa. Come se almeno, pur non vedendola, dovessi far finta di sì, fingendo ipocritamente (e, immagino, dicendo corbellerie peggiori di quelle che dico così).
Allora lo dichiaro qui a chiare lettere: la tv mi fa abbastanza schifo e sono convinta che faccia male alle menti e agli animi. Ci sarebbe da discutere sui mezzi e i fini, naturalmente, ma sta di fatto che le tv sono in mano ai poteri: economici e politici. Perciò mezzo e fini coincidono, semplicisticamente ma realisticamente.
Non ci sono cresciuta insieme, alla tv: solo quando avevo dieci o dodici anni, ai miei regalarono un enorme cassone di legno con antenna sifulina, di quelli che già allora nessuno aveva più, e lì gustammo per la prima volta le delizie del teleschermo. Mi scoppiai la mia dose quotidiana - modica quantità, solo le reti nazionali dalle 17 alle 24, poi buio - per qualche anno, poi cominciai a fare politica, poi a lavorare, poi c'era la figlia, poi un'altra... perchè avrei dovuto buttare il mio tempo a sorbirmi quello che altri sceglievano per me? Non ne vedevo e non ne vedo il senso, tutto qui. E, dopo così tanto tempo che non la vedo, mi fa impressione, quando mi capita per caso di vedere un pezzetto di trasmissione, uno spot: le voci sempre urlate, la volgarità, l'umorismo di infimo livello, l'insulsaggine, la piaggeria (per usare un termine benevolo) dei notiziari, la manipolazione dei sentimenti della gente... Mi si dice: ma qualcosa di buono c'è. Be', vivaddio, ne sono lieta. Ma non vale l'incantesimo del sedersi sul divano a rincoglionire, in genere. Se è buono veramente, prima o poi lo ritrovo su Internet, o in DVD. E magari qualcosa di buono me lo posso anche perdere, ogni tanto: mica vado in giro per tutti i pasticceri ad assaggiare tutte le torte, no? Mi si dice: ma le notizie? A parte il fatto che ci ho l'informazione in casa nella persona dell'uomobarbuto, da quando le notizie sono sul web oltre che stampate, cosa mi perdo? Il nanosecondo in cui le saprei prima?
E credo che non dimenticheò lo spettacolo desolante dei balconi e delle strade vuoti, quando c'era l'eclissi di sole: erano tutti in casa a guardarla alla tv. L'eclissi di sole! Che me ne ricordo un'altra, quand'ero piccola, con tutta la gente con i vetri affumicati in casa a guardarla, parlandosi dai balconi, dalle finestre...
Ma mi perdo le facce, è vero. E magari anche i nomi. Però mi sembra molto meno scusabile, se è per questo, che io non mi ricordi quelli dei miei vicini di casa: invece no, se non so chi è.... oddio, non mi viene in mente nessuno, mettetelo voi, un televisivo qualsiasi... sono snob, se non so ancora come si chiama la signora del terzo piano dopo cinque anni che abito qui sono solo svagata. Però giro la domanda a tutti quelli che invece sanno nomi, vita e numero dei nei dei personaggi tv: voi, i vostri vicini di casa li conoscete? Sapete altrettanto della vita della vostra collega? Vi ricordate con chi sta adesso l'amica che non sentite spesso, o che lavoro fa vostro cognato? Ecco, so che vi ho beccato su qualcosa: epperò a voi nessuno ve lo dice, che siete snob. E' diventato più grave non vedere la tv che non vedere le persone.
Però, insomma, adesso lo sapete, ho confessato: e perdonatemi le gaffes, di cui non mi pento.

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