e oggi era una giornata un po' così, che non ci avevo voglia di cose serie, e già mi è toccato dire ai quattro che leggono la mia rubrica su mentelocale.it di sentirsi proprio in colpa per la loro settimana bianca, che per fare la neve artificiale ci consumano tutta l'acqua da bere. ma pazienza, è uno sporco lavoro ecc.
Però di rispondere all'amicae. - con cui stasera c'è stato uno scambio altamente sospetto di sacchetti con dentro robe tipo pani e avanzi di carne per la cana e libri e cavolfiori - mica ci avevo voglia, perchè delle volte mi sembra di essere un po' sola a fare la parte della scema contenta. Quando poi contenta non sono mica neanch'io, neh?, di questa sinistra qui.
E invece è arrivato il post della nessie, qui http://ilblogdellanessie.blogspot.com/, con le sue serissime argomentazioni e allora ho pensato che mi tocca anche me. Anche se non riuscirò a trovare argomenti altrettanto buoni, ma ci provo.
Un saaaacco di tempo fa, ero nel direttivo. di cosa non lo dico che non si è mai prudenti abbastanza, ma era un direttivo di sinistra. sinistra vera, come c'era allora. siccome nessie dice che sono prolissa e anche qui ci ha ragione, tralascio tutta la parte che dice perchè proprio io nel direttivo, ma figurati, eggiànon c'era nessun altro e via di seguito, per dire il succo di ciò. Che è che io, insieme ad altri tre o quattro, direttivavo ... mah, trenta persone? venti nei momenti di stanca e cinquanta in quelli di incazzo, più un tot variabile di simpatizzanti che mai sapevi se il giorno dopo li trovavi ancora. Insomma, tanti non eravamo. E le decisioni da prendere, le cose da fare erano invece tante, ma mica eravamo da soli - chè qui a genova si era una specie di filiale, e delle più piccole - e poi ci avevamo La Linea, e la Scuola Quadri, e l'Analisi Internazionale, Nazionale e Locale (dice: ma cosa facevate, d'altro? niente, ovvio) e Lettura Singola e Collettiva dei Principali Quotidiani. Insomma, eravamo ben attrezzati. E io, da militante qual ero stata per un bel po', sempre mi chiedevo come facessero quelli del direttivo a essere così zucconi. e anche lo dicevo a loro, nelle Riunioni. Perchè a me, e anche agli altri militanti, certe volte le decisioni del direttivo mi sembravano giuste, ma certe volte no: e quando no, mi sembrava così semplice fare diverso che non capivo perchè no. Tre mesi, forse sei, sono stata nel direttivo: e lì, in quel microdirettivo dalle microdecisioni, mi sono accorta di quanto sia complicato decidere e fare di conseguenza. Chè le cose più semplici in quei posti lì si complicano, e mica si può far finta di no, si può solo cercare di fare il possibile.
Sto giustificando la candidata, e l'intera sinistra-che-tanto-sinistra-non-è? No. Però quando sento la gente - qualunque gente - che dice che il Comune (il governo, il direttore, il capo dei vigili, il sindacato dei verdurai) dovrebbe fare così e cosà, mi ricordo che non è così semplice.
Cazzo c'entra con il non-votare? Mettiamola così: può capitare che arrivi uno Zapatero, ma mica è facile. e anche lui ci ha le sue difficoltà e le sue defaillances. per lui come per noi, come per tutti ovunque, Fare Una Cosa di Sinistra non è così semplice, oggi. Visto da qui sembra di sì, che lui Zapatero le faccia: ma forse, se fossimo spagnoli, adesso gli daremmo la colpa delle - guarda caso "provvidenziali" - bombe dell'Eta. o magari che la tassa della rumenta è aumentata, o che la nonna ha pagato il ticket che prima non pagava, o che la flotta mercantile non vale più una cicca, chissà. Perchè adesso, oltretutto, non è tanto facile decidere e sapere cos'è una Cosa di Sinistra, e soprattutto farla in modo che rimanga Una Cosa di Sinistra.
Per esempio: a me i sinistri che adesso stanno spuntando qua e là in America Latina mi ci piacciono, e lo considero un buon segno che riescano ad arrivare e soprattutto a rimanere al governo dei loro Paesi. Ma si comincia a dire che dietro di loro ci sono Russia e Cina che li appoggiano, in funzione ovviamente anti-Usa. E io non so immaginare cosa sia meno di sinistra di Russia e Cina, in questo momento, che perfino Bush ci va più piano, nello sfruttamento e nell'illiberalità. Allora, se è vero, devo ammettere che me mi toglie molta della poesia delle maniche di camicia di Chavez. Che, tuttavia, sta facendo Cose di Sinistra, eccome.
Forse questo post vi sembra confuso. Anche a me, però sono convinta che sia lineare, in confronto alla Situazione Politica. Perchè da qualche tempo c'è una grande assente nella Politica, ed è La Linea. Mica soltanto da parte nostra: anche i destri son niente messi bene, lì sono i manager delle multinazionali a dirgli cosa fare, e sono messi anche peggio di noi ma gliene frega di meno.
Noi invece ci patiamo e ci arrovelliamo, e vediamo che le Cose di Sinistra son proprio lì, e nessuno le fa. Ma ecco che perfino nella comune-ty non è che proprio siamo così d'accordo, su qual è la Cosa di Sinistra da fare: l'economia alternativa, per esempio, che già la facciamo solo io e l'amicae., e perfino in due ci avevamo due idee diverse su come farla. Perchè il buon Carletto, che io non penso sia tutto da buttar via proprio no, ma la moneta locale mica se l'era mai sognata, p. es, e neanche teorizzava il baratto. E non si era immaginato neppure i contadini ogiemmizzati, o che l'acqua te la vendono a peso d'oro; e quando si diceva il sol dell'avvenire non veniva in mente quello che scioglie le calotte polari.
Così, io credo che adesso di segnali buoni in giro ce ne siano, un po' per intelligenza e un po' per forza, e che come sempre chi della Politica ha fatto la sua vita e la sua professione sia fra i più restii a coglierli e a capirli, come minimo per ovvia autodifesa. Credo che per noi si tratti di aspettare, non passivamente, ma tenendo aperti tutti gli spazi che riusciamo a tenere aperti, per poterli allargare un po' per volta e soprattutto quando sarà Il Momento Giusto, quando le cose appariranno più chiare e forse dalla confusione emergeranno le priorità, magari perfino un abbozzo di Linea. o, vivaddio, un minimo di ideologia, che ci hanno abituato a considerare roba brutta, ma invece è essenziale per non vedere le cose come le rane di Terry Pratchett ("uno...miip, e poi uno...miip"). Credo che gli spazi vadano aperti e tenuti spalancati in tanti modi: con le manìf, gli appelli, il sostegno ai parlamentari e alle iniziative più degne, la critica, gli esperimenti personali e collettivi, ma anche con il voto. perchè partire da più indietro, quando ci sarà la vera battaglia? non è paura, amicae., è guerra di trincea: e mica si vince venendosene fuori e buttando lì il fucile al nemico, no?
mercoledì, gennaio 31, 2007
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1 commento:
ah, pezzi e pezzi del mio DNa, in questo post!
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