domenica, gennaio 21, 2007

ECO-MINIMAL-RADICAL-CHIC????

Lancio in tutto il mondo, benchè non sia ancora stato tradotto, di un libro che si chiama "Simply Green" e insegna (?) come organizzare feste "verdi" in casa. Fa notizia perchè l'autore è Danny Seo, definito il "fondatore del brand Simply Green". Repubblica Donna scrive di lui - riportando il comunicato, che appare molto simile anche in rete - "famoso come maestro di un personalissimo stile minimal-chic-ecologista", anche se la sua vera dimensione pare essere quella di "consulente mediatico" - e forse il brother ne saprà di più, chè gli altri suoi libri hanno titoli incomprensibili ai più. Questo Donna Letizia dell'avvenir ci dice dunque come essere raffinati ambientalisti invece di puzzoni ecologisti: per esempio, servendo al party di cui sopra dei dolcetti a base di ricotta, cocco, zucchero e uovo (crudo!). Quelle palline, insomma, che se vai a una festa delle medie e vuoi portare qualcosa di tuo sono l'unica cosa che non devi cuocere, salvo che almeno le fai col cioccolato. Vabbe', certo, la ricotta è molto trendy, ma la sfumatura "eco-chic" non è qui, bensì nel fatto che ogni pallina viene servita su un frammento di vaso di terracotta (accuratamente lavato, si precisa). Perciò risponde al progetto "riciclare cocci di vaso rotti". Giuro.
Dopo la festa, immagino che i cocci vengano ordinatamente riposti nell'apposito armadio dei cocci, pronti a tagliare le dita di chiunque li sfiori, in attesa di poter figurare al loro meglio come piattino di un singolo... mah, candito?...foglia di salvia impanata? Fare un passato di verdura e lasciare a disposizione degli ospiti appetitosi optional(s) come prezzemolo, basilico, menta, maggiorana ecc. risponde invece al progetto "offrire agli ospiti la possibilità di personalizzare un piatto."
Tralascio le cupolette di riso ai petali di rosa (indovinate il progetto? "utilizzare i fiori del giardino", azzeccato! che sennò cosa stan lì a fare, perbacco?) che contiene l'indicazione carina ma non certo straordinaria di usare le scatole vuote del tè per metterci mazzettini di fiori (da guardare, questa volta, sempre con lo stesso principio che al loro posto non ce li lasciamo, no, anche se la festa si suppone sia nel giardino istesso) e riprendo l'unica idea che mi pare da provare, l'acqua aromatizzata.
Il nostro danny dice di metterci dentro, in bottiglie diverse: cetriolo con buccia e foglie di menta; mela a spicchi con buccia e cannella; lime e limone; arancia e un pezzetto di zenzero fresco; dopodic lasciar riposare 4 ore in frigo. E' anche l'unica indicazione che risponda a un progetto serio, quello di rivalutare l'acqua al posto delle bibite: anche se, non so come, ma io non ce li vedo tanto gli eco-minimal-chic a bere un buon sorso d'acqua alla cannella dopo la pallina di ricotta e andarsene via entusiasti.
Amicae., fondiamo un brand? all'ecominimalchic ci aggiungiamo il trasgressivetrash, e nella tua borsa rosa, per esempio, ci serviamo due palline di gelato al limone per il contrasto cromatico, sormontate da una foto di albano e aromatizzate al "sospetto di fumo". Progetto: rivalutare regali orribili e utilizzare giornali vecchi. Il sospetto di fumo come c'entra? ma è il presupposto del progetto, of course.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Evitando, mio malgrado, una messe di possibili maialate (anche le "carteiianche" ci leggono) vado a proporre il menù autoctono:
fragola di bosco posta nel suo fornello da pipa inusato da anni: costo zero, bel pulito, trasgressivo ma non troppo;
foglia di salvia arrotolata, col suo ripieno di ago di rosmarino, servita su foglia di alloro, il tutto trattenuto da stuzzicadenti. Costo: lo stuzzicadenti, ma ne abbiamo un casino. Effetto: vieni, c'è una strada nel bosco.
"Le fiamme, per svilupparsi, hanno bisogno d'aria": arguta metafora
servita su un piatto di carta, costo previsto il piatto di carta, l'ospite si rigira l'arguta metafora nelle mani e così non mangia.
"Dopo tutta questa acqua, finalmente vedemmo la terra": si prende un bicchiere, lo si puccia nella terra, poi si riempie d'acqua. Costo zero, effetto Colombo assicurato

lastreganocciola ha detto...

ma vedi che hai mica capito, anonimo ben noto? devono essere ecologiste, sennò son mica cool: il piatto di carta è tabù, e prova a dar fuoco a un coccio!

Anonimo ha detto...

carta riciclabile? direttamente in mano, che quella è riciclabile per definizione stessa?