si doveva soffocare a tutti i costi. Il signorino incintava la cameriera, la madre del signorino filava via la cameriera con il suo pancione e s-ciao. se necessario, il silenzio si pagava: quello delle amanti, della ragazze oneste intortate con la promessa di sposarle, degli amanti delle mogli bene, dei fidanzati inopportuni che era meglio sparissero... non erano loro a ricattare - se non mi dai i soldi metto il filmino hard su internet - ma i bravi borghesi a offrire denaro. purchè non si facesse scandalo. Buuuh, che morale del cazzo, si può fare purchè non si dica. Ci faceva schifo, a noi beat-generation, questa morale. E ci fa schifo ancora, se per esempio suggerisce che la vittima di una violenza debba tacere e non denunciare chi l'ha violentata.
Ma in certi casi abbiamo il dubbio che fosse comunque meglio di quella attuale. Perchè io, per rispondere al sacrosanto post dellanessie, davanti al caso della Supplente Porcona, mi sono chiesta: a parte lei, che dicono sia psicolabile e probabilmente lo è (a meno che fra un anno non esca un suo libro o un suo film, chè allora forse mica tanto) ma 'sti ragazzini come possono aver vissuto la cosa? Che io maschietto non sono, ma credo che a quell'età lì possa anche capitare di fare esperienze sessuali in situazioni un po' anomale, al riparo del gruppo: quando i giornali parlano di "branco" parlano proprio di quello, della paura che spinge a essere aggressivi (non che giustifichi, ovviamente).
E a questi qui gli capita una supplentina fuori di testa e immagino che, imbarazzo a parte che si vede perfino nelle interviste, non gli sembri vero. Ma tutto è interruptus sul più bello, e amen. L'imbarazzo cresce, ma dopotutto cosa stava succedendo? uno di loro stava facendo (o subendo consenziente) sesso, gli altri guardavano. La letteratura è piena di scene di questo genere, e una ragione ci sarà. Il posto è anomalo, è una scuola. Dove si presume che gli insegnanti siano "guide morali" per gli allievi e, come dire, a chiunque abbia un figlio in età scolare la pretesa appare eccessiva, visto appunto il livello degli insegnanti. però è giusta, in teoria.
allora, giusto allontanare l'insegnante che autorizza la schizofrenia fra amore e sesso, anche se è tutto da dimostrare che la visione giusta sia quella di mischiare le due cose. dopodic, silenzio. ai ragazzi si parla, si cerca di fargli capire che non è stata tanto bella cosa, non si drammatizza eccessivamente tanto più se non sono stati loro a pensarla. Invece no: se ne parla sui media, diventano famosi, i compagni gli si fanno intorno per sapere com'è andata veramente (e si può giurare che nel frattempo sarà diventata un'esperienza che neanche nel film più porno che c'è), li ammirano. i genitori si preoccupano della loro infanzia violata (a 14 anni, quando gli ormoni li farebbero ballare su un filo per un bacio), si avanza addirittura l'ipotesi che l'insegnante li abbia "corrotti" promettendo buoni voti (! incommentabile). E io mi chiedo: ma questi rgazzini, che vita sessuale avranno? Si aspetteranno che come una donna fa un'avance scattino i flash dei fotografi? Penseranno che è un comodo modo per diventare famosi e ammirati? Saranno terrorizzati da qualunque donna gli si avvicini? Si porteranno dietro per sempre l'impressione che il sesso sia comunque una fonte di guai, che le donne son tutte puttane, che sono stati davvero violati e corrotti? che il sesso è "cosa sporca", come si sosteneva un tempo, tanto da richiedere un lavaggio generale e pubblico delle coscienze. Forse nulla di tutto questo, d'accordo: ma se è vero che l'approccio al sesso, e soprattutto ai rapporti uomo-donna, è tema delicato, tutti quelli che hanno montato il caso mi sembrano assai più colpevoli della supplentina furbina o tontina.
mercoledì, novembre 15, 2006
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