Che il gabbiano abbia ragione o torto (e io penso abbia ragione), mi disgusta questo tipo di giornalismo. Con il culo fermo sulla sedia, i signori di Repubblica.it spulciano You Tube alla ricerca di qualunque cosa possa parere violenta - e certo che lo appare, credete che i ragazzi si divertano a filmarsi mentre sudano sul compito in classe o mentre aiutano un amico? qualcuno si ricorda che nell'adolescenza ciò che conta è essere tosti? Trovano le perle che abbiamo visto, le mettono on-line così da farle vedere a chiunque, compresi tutti quei ragazzi che mai li avrebbero scovati e che magari gli viene qualche idea, no? Indi scatenano, forti della loro moralità (e qui se ne potrebbero raccontare delle belle sulla vita morale e l'alto senso civico dei giornalisti, ma non ce n'è bisogno giacchè la fama della categoria è esattamente quella) un bel coro di forcaioli a cui plaudono dalle colonne on-line. Contro chi? Contro i ragazzi, of course. Avete mai visto una redazione? Ci sono tre ossessivo-compulsivi costretti a digrignare i denti perennemente, e intorno un casino e un'incuria che fa schifo, ma ai giornalisti piace. Ci vedono il segno del genio. Quella dei liceali, invece, è vandalismo. E allora vien da pensare che l'obiettivo sia raggiungere lo stupendo risultato degli Usa, dove gli sceriffi entrano in classe a mettere le manette ai bambini che si ribellano alla maestra - succede, per chi si fosse perso la notizia - e gli assistenti sociali o i medici scolastici imbottiscono di Prozac gli altri. Dove le carceri sono state privatizzate, i detenuti lavorano in fabbriche delle stesse aziende che hanno comprato le carceri e, to', guarda, la popolazione carceraria è aumentata a dismisura.
Ma il brutto è che questi idioti che montano 'ste campagne - e che evidentemente non hanno mai letto neppure "Cuore" e non si ricordano che per ogni Franti c'è come minimo sempre un buon Garrone - non hanno obiettivi, se non quello di aumentare gli introiti pubblicitari di un'azienda che non gli vuole neppure rinnovare il contratto.
Come dice Cipolla, lo stupido è uno che ti fa un danno senza guadagnarci niente. Loro sono davvero semplicemente e ferocemente stupidi: e, ben più degli adolescenti che espongono al pubblico furore, non afferrano le conseguenze delle loro azioni.. E a me mi viene un senso di schifo che, se non mi fosse costato lacrime e sangue, il mio tesserino dell'ordine dei giornalisti lo butterei nel cesso. Con tutte le cose intelligenti che bisognerebbe dire, prima che sia troppo tardi perfino per dirle...
sabato, novembre 18, 2006
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