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Alla Wal-Mart, colosso della grande distribuzione con 1.092 ipermercati in 6 paesi, il 60% dei dipendenti, 1 milione e ottocentomila, sono donne. Ma solo il 14% di queste ricopre cariche dirigenziali, il resto sarebbero perlopiu' operaie sottopagate e sessualmente discriminate. Una donna deve attendere in media otto anni per essere promossa a "vice manager", mentre per un uomo bastano due anni e mezzo.
La retribuzione media di una commessa e' di mille e 100 dollari annui inferiore a quella di un pari grado maschio.
Poi ci sono gli inviti a farsi belle per fare carriera e il continuo chiamarle "bambole".
Ora le Cenerentole si sono rotte e hanno intentato una causa collettiva contro la multinazionale, che promette di passare alla storia: cento rappresentanti di un milione e centomila donne che pare abbiano presentato ai giudici, che hanno autorizzato il processo, documenti e testimonianze inattaccabili, tra cui la foto di un amministratore delegato stravaccato su una poltrona a forma di scarpa da donna leopardata con tacchi a spillo.
La Wal-Mart e' stata fondata nel 1963 da Sam Walton in un paesino dell'Arkansas. La filosofia alla base del primo negozietto era quella di ridurre spese e margini di guadagno per poter vendere a un prezzo inferiore rispetto agli altri.
Col tempo, pero', le cose sono cambiate e oggi, sottopagando e discriminando i lavoratori, Wal-Mart ricava 11 miliardi di dollari di profitti netti su 315 miliardi di vendite.
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(Fonte: Greenplanet, raccolta da Jacopo Fo)
1 commento:
Che io la notizia la sapevo da radiopop, ma i gossip li censurano sempre! :D
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