martedì, febbraio 13, 2007

FETISH SCORRECT

La notizia è di per sè positiva, soprattutto se si tiene conto che Wal-Mart pare sia ormai una dei pochi sbocchi occupazionali per un sacco di zone rurali - non a caso, dal momento che viene assimilata a una specie di Attila del marketing. Ma vi invito a non perdervi la "prova a carico" dell'amministratore delegato: chè non si sa se è più assurda la poltrona, la foto, il fatto che sia considerata una prova, il fatto che possa succedere.


Alla Wal-Mart, colosso della grande distribuzione con 1.092 ipermercati in 6 paesi, il 60% dei dipendenti, 1 milione e ottocentomila, sono donne. Ma solo il 14% di queste ricopre cariche dirigenziali, il resto sarebbero perlopiu' operaie sottopagate e sessualmente discriminate. Una donna deve attendere in media otto anni per essere promossa a "vice manager", mentre per un uomo bastano due anni e mezzo.
La retribuzione media di una commessa e' di mille e 100 dollari annui inferiore a quella di un pari grado maschio.
Poi ci sono gli inviti a farsi belle per fare carriera e il continuo chiamarle "bambole".
Ora le Cenerentole si sono rotte e hanno intentato una causa collettiva contro la multinazionale, che promette di passare alla storia: cento rappresentanti di un milione e centomila donne che pare abbiano presentato ai giudici, che hanno autorizzato il processo, documenti e testimonianze inattaccabili, tra cui la foto di un amministratore delegato stravaccato su una poltrona a forma di scarpa da donna leopardata con tacchi a spillo.
La Wal-Mart e' stata fondata nel 1963 da Sam Walton in un paesino dell'Arkansas. La filosofia alla base del primo negozietto era quella di ridurre spese e margini di guadagno per poter vendere a un prezzo inferiore rispetto agli altri.
Col tempo, pero', le cose sono cambiate e oggi, sottopagando e discriminando i lavoratori, Wal-Mart ricava 11 miliardi di dollari di profitti netti su 315 miliardi di vendite.
(Fonte: Greenplanet, raccolta da Jacopo Fo)

1 commento:

Gg ha detto...

Che io la notizia la sapevo da radiopop, ma i gossip li censurano sempre! :D