giovedì, febbraio 22, 2007

ALTRO CHE SCHIZOIDI SI DIVENTA

i due cretini li abbiamo vituperati, al dalema ci abbiamo dato la sua bella responsabilità, i giochini ce li aspettiamo dietro l'angolo e ancora grazia se son giochini, il napolitano se fosse più sveglio ci piacerebbe di più (ma da tempo lo sappiamo che non è), e dar la colpa alla nessie è troppo facile. anche se è riuscita a mandarmi in palla il mac. e il cellulare. e... mannò, che poi se la prende, e una volta tanto non è davvero colpa sua. E l'amicae. dice che io adesso potrei dire "io l'avevo detto" ma io non mi ricordo mica perchè, quindi perdo anche questa occasione. Allora io provoco. Perchè gli schizopensieri ribollono.
Perchè adesso siam qui tutti preoccupati - e te credo - e fino a ieri eravamo tutti incazzati. chè le due cose non si escludono, certo - soprattutto dopo che vedo che il limite fissato per i compensi a sanremo è stato tolto: ma allora, governo-che-non-c'è-più, ma neanche questa soddisfa ci vuoi dare? Però vedo anche la prima di libero, e il troppo facile gioco che ha portato questa conclusione, quello di presentarci ancora più divisi di quello che siamo. il che è tutto dire. ma è stato fatto con la nostra complicità. con il nostro mugugno perpetuo. perchè se è vero che a curare la comunicazione di prodi c'è il tipo che mi hanno detto, allora è anche vero che forse non potevamo che mugugnare visto come arrivavano (prima ancora che "erano") le cose, ma.
Ma io penso che una forma di lealtà ci voglia: sì, lo so, è un concetto un po' scout - orrore! - ma in fondo ai pirati da burletta cosa gli rimproveriamo, se non la mancanza di lealtà? La stupidità, ovvio, ma quella poteva passare inosservata, anche se il buon cipolla diceva che lo stupido è quello che ti fa un danno senza guadagnarci niente. ma visto che questi due non sono proprio pischelli, possiamo pensare che qualcosa credano di guadagnarci. e allora, l'ipotesi cattiva è che si siano prestati a sporchi giochetti, ma l'ipotesi buona (!) è che si siano sentiti eroi.
Perchè interpretavano il "sentimento popolare", pur rischiando di prendersi una rassegna stampa sulla testa - concreta, non metaforica. Non gli è venuto il dubbio che se gente come Haidi Giuliani e Franca Rame votava sì loro potevano essere un po' più umili, no. Non gli è venuto il dubbio che a volte un po' di realismo - il mio vecchio cavallo di battaglia - ci vuole. Ma neanche a noi è venuto tanto il dubbio, finchè questo governo troppo simile alla destra ma che destra non era, minchia, non era, non è caduto. Allora io su vicenza ho oscillato, e ancora adesso penso che sia stata una bella manìf, piena di cose buone, credo giusta da fare: ma, e qui provoco, credo che dopo la manìf dovesse emergere con più forza il realismo. il realismo che, per esempio, guida le richieste dei vicentini e non l'Assoluto dei senza se e senza ma. chè poi se c'è qualche masoch che crede di doverlo incarnare, possiamo dare tutta la colpa a lui? O crediamo che un nuovo governo, un po' seppiato sul destro se va bene, in bianco e nero se va male, la base non la farà? o la farà nel pieno rispetto della popolazione?
e, provoco ancor più perchè uno dei due masoch è trotzkista e a me i trotzkisti possono anche essermi simpatici, a volte, ma mai ho pensato fossero geniacci politicamente parlando, a cominciare dal capostipite. e allora dico che quando molotov firmò il patto con ribbentrop non fece una bella cosa, no. anzi, talmente brutta che ce ne vergogniamo tutti e tendiamo a parlarne il meno possibile. che non si è mai capito se c'era dietro il tentativo di spartirsi il mondo o la mera difesa dagli altri che se lo volevano spartire. i compagni di allora ci rimasero malissimo: possiamo solo immaginare, e da lontano, quale angoscia fu, all'epoca. però senza quel patto non saremmo certo qui a discettare di sinistra o destra, chè la repubblica dei soviet sarebbe stata spazzata via subito, sfigata com'era. e invece si prese il tempo di armarsi e organizzarsi, e vinse.
L'ho detto, provocazione. non chiedo di sottoscrivere lo scellerato patto, e spero che mai (tipo dopodomani?) dovremo affrontare nelle nostre coscienze dilemmi così amari. ma credo che a volte la lealtà possa premiare, credo che si possano discutere mille punti senza per questo rinnegare la sostanza nè di un programma nè di un'intesa nè di un'idea.
credo, per esempio, che un comportamento altamente stimabile sia quello di franca rame, che si è messa lì a fare la campagna contro gli sprechi, che sui voti sulle questioni militari c'è stata malissimo e lo ha detto alla gente, che ha intelligentemente provato a spostare la discussione su un terreno più credibile, quello degli stanziamenti, e che alla fine ha votato sì con una mozione onorevole.
ma francarame, e come lei direi che almeno qualcun altro c'era in questo governo, è stata bellamente ignorata da tutti, così come, mi ripeto, sono stati ignorati i pur piccoli passi avanti fatti da questo governo.
A cui noi dovevamo fare da risonanza, pur senza smettere di criticarlo, di discutere, di chiedere, di proporre obiettivi credibili: invece abbiamo lasciato parlare il manifesto e repubblica, che in due modi opposti (spero) si candidano al ruolo di eminenza grigia della politica. come se quella rappresentanza, invece, la loro, la accettassimo senza neppure averla mai votata. abbiamo lasciato parlare solo la piazza, e si sa che negli slogan non è che le posizione sfumate possano emergere. ci siamo crogiolati nella nostra giusta rabbia, nel nostro giusto disprezzo per ciò che sembrava, che era, troppo uguale. abbiamo lasciato che emergesse più ruini di noi, e invece di moltiplicare le iniziative a favore dei pacs - e non solo le proteste - io credo che questo governo lo abbiamo fatto sentire debole, non solo sui numeri. e abbiamo fatto sentire forti quelli che coi numeri proprio non ci acchiappano, e neanche col resto. chè il dalema non lo difendo e sottoscrivo in pieno il gipunto, non c'era nessun bisogno di andare a casa tutti, ma a me questa storia mi sembra tanto la profezia che si autoavvera. e il commento di marco alla talpa mi è sembrato bello, nella sua amarezza, chè fustigarci noi per le mille colpe altrui, no. però, ecco, io credo che un pochino di responsabilità ce l'abbiamo, sì. perchè a volte nella vita capita di dover sostenere cose e persone con cui non si è del tutto d'accordo, e a volte farlo è semplicemente intelligente, anche a costo di rimetterci qualcosa. chè le coscienze belle bianche possiamo lasciarle agli angioletti, notoriamente roba da dc.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

io lo sai che credo a tutte le dietrologie, che più sono dietrologie più sono giuste. Però si, su una cosa hai ragione, che basta farci spiegare dagli altri come sono andate le cose. Che ce l'abbiamo un cervello, no?

Anonimo ha detto...

Tutto giusto, certo, ma insomma, se non siamo cretini e visto che il governo non cade e non c'è neanche il rimpasto e alla fine finirà che nulla è cambiato, ma intanto i fintipacs sono scomparsi, allora c'è da chiedersi - ammesso che il governo vada avanti - quali sono le due, tre cose che vogliamo, su cosa ci attestiamo, che cosa non siamo disposti a mandar giù pur di dare lunga vita a Prodi.
Altrimenti finisce che la prossima volta arriva un Mastelladelcazzo qualsiasi e dice che lui questa legge dell'aborto non l'ha proprio potuta digerire o l'Europa ci chiede di lavorare fino a 77 anni virgola sette o qualche prezzolato della Monsanto dice che insomma quelle supposte di mais non fanno mica così male.
Due, tre cose: ritiro dall'Iraq, boicottaggio della legge Biagi con un tetto massimo al precariato di un anno, robe così, più soldi alla scuola e meno alle armi. Non mi piace l'atteggiamento di Rifondazione, non mi piace l'occupazione delle istituzioni: Bertinotti non è andato a Vicenza "perchè il presidente della Camera è presidente di tutti", ma non poteva fare il ministro del Lavoro, che almeno avevamo il contratto noi giornalisti dopo due anni senza?
Non mi piace Bianchi del Pdci che chiede conto alle Ferrovie, che da lui dipendono, dell'aumento del 10 per cento delle tariffe e quelle gli rispondono "altrimenti c'è il fallimento" e lui risponde: "beh, se è così". Non mi piacciono i Ds, che lo sanno benissimo che questa roba con la Margherita fa schifo a tutti e lo fanno lo stesso. E voglio poter continuare a dirlo, a dire che il governo non mi convince (quando non mi convince) senza passare per disfattista. Ok, lunga vita al compagno Prodi. Ma, scusate, per fare che? Due, tre cose di sinistra, mica chiedo di più.