lunedì, febbraio 12, 2007

CI SONO GIORNI CHE



che tutti i pensieri si sfilacciano, e la vita anche un po'. che passa via tra una pentola a pressione su internet ma che bella per le conserve niente lascia stare costa come mezza vacanza, un bilancio dei pro e dei contro che con la pentola non c'entra e che mai avrei detto si potesse valutare matematicamente, una ginecologa che dice nonnò fossi matta a cambiare qualcosa con la tua ipersensibilità ai farmaci, un tentativo di far scattare l'antifurbo psichedelico della jaguar giusto per vedere il pirla uscire per la terza volta sotto la pioggia - fallito, acc, ci vuole un colpo più forte - un pensiero di voglia di trivial, un contento per una risata ma anche due o tre o quattro, un KGgb che ligio all'imperativo di fare almeno una settimana di scuola filata ti chiama perchè sta venendo giù l'universo e non ci ha nè ombrello nè cappuccio, e quando esci l'universo si è quietato, ma il KGgb è bello vederlo arrivare nello specchietto, che sorride un pochino come fa lei. E tanto pensi alle conserve, ai progetti ch'è bello farli quando sono progetti di bello, ai progetti che rimandi quando sono progetti di lavoro, ai bucati che non asciugano, alle retate che da una parte meglio così prima che ci facciano altro casino che già una volta ci è bastato e speriamo non ci vada di mezzo chi non c'entra, al libro che c'è dentro uno che si toglie la maschera e si sdraia sul fondo del mare artico e ti fa venire la claustrofobia, alla pioggia e al freddo che tutti si lamentano ma te ti piace un sacco questo buio e grigio e riflessi di matita lucida, alla lavanda che devi mettere nei sacchettini e la lilla che va roma con la figlia dentro la gita della chiesa perchè così almeno vedo roma e radiopop che dice che segoulène non perde ma tanto è quello di radiopop che non ci prende mai. e intanto aspetti un'illuminazione, che c'era un sogno che diceva bene ma mai ho capito se l'inconscio è troppo avanti o talmente indietro che ormai non ti serve più.

Nessun commento: