lunedì, febbraio 26, 2007
Bene, dopo l'intervallo delle letture amene, ammetto senza remore che mi scoccia passare per più moderata del moderato di riferimento :-) e allora faccio parlare qualcun altro, chè almeno sono in buona compagnia.
Dal Libretto rosso:
"Lenin dice che l'analisi concreta delle condizioni concrete è "la sostanza stessa, l'anima vivente del marxismo". Mancando di spirito analitico, molti compagni non vogliono analizzare e studiare questioni complesse ripetutamente e a fondo, ma preferiscono trarre conclusioni semplicistiche o assolutamente affermative o assolutamente negative... D'ora in poi è necessario rimediare a questo stato caso di cose."
"Siamo marxisti e il marxismo ci insegna che nell'esame di un problema non dobbiamo partire da definizioni astratte, ma dai fatti oggettivi, e determinare, attraverso l'analisi di quei fatti, i nostri principi, i nostri principi guida, la nostra politica, i nostri metodi."
"L'idealismo e la metafisica sono le cose più comode del mondo, perchè si possono dire tutte le stupidaggini che si vuole senza basarle sulla realtà oggettiva e controllarle con la realtà. Al contrario, il materialismo e la dialettica richiedono sforzi; devono essere basati sulla realtà oggettiva e controllati con questa realtà. Se non si fanno degli sforzi, si rischia di scivolare nell'idealismo e nella metafisica."
Andava giù duro, il presidente.
ma, e va bene, un po' scherzo: perchè, a leggerle oggi, altre cose del Libretto Rosso sembrano tristemente amene e potevo citarle nell'altro post.
epperò, pur non essendo afflitta da sessantottismo perenne, credo che uno dei problemi di oggi - anche soggettivi, cioè vissuti male, con senso di scazzo e delusione e svacco - sia davvero una carenza di analisi.
e le parole del presidente mi confortano un po' in questo ruolo ingrato di sembrare di destra, quando ritengo che il primo dovere di un comunista sia quello di evitare il peggio, senza per questo arrendersi. Ma se qualcuno mi dimostra che l'italia può, in questo preciso momento storico, staccarsi dagli usa, dall'europa e dal vaticano - tut'insèma - io sarò felice di considerare prodi un nemico del popolo. chè non vedo l'ora di poter fare ancora un ta-tze-bao, anche uno solo, contro i "lacchè dell'imperialismo".
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