Be', non è che proprio ci creda. Chè è un po' come... metti che uno ci ha un centcinquantamila euri per comprare casa: chiaro che va a vedere anche quelle che costano di più, ma se punta al superattico da un miliardo e mezzo di vecchie lire mi sa che è destinato a vedere le sue richieste un po'neglette e vilipese.
Tuttavia, qui non si comprano case, e neanche voti.
Così è bello sottoscrivere - con notevole furbizia, visto che fra gli argomenti a favore del voto è quello che richiede meno spieghe - le "richieste" avanzate in questo blog, che comunque riporto anche qui sotto, così non dovete fare neppure la fatica del click.
- difesa della legge 194, del diritto alla pillola del giorno dopo senza i ricatti dei farmacisti e medici obiettori e l'obbligo della somministrazione ospedaliera;
- diritto all'utilizzo, per chi sceglie l'aborto, della pillola RU486, invece di manovre più invasive e ancora oggi potenzialmente pericolose;
- diritto ad una seria informazione sulla contraccezione e i metodi che dovrebbero sempre evitare di giungere alla scelta dolorosa dell'aborto;
- diritto a poter accedere nuovamente nel nostro paese alle tecniche di fecondazione assistita in piena libertà, attualmente limitata a causa della legge 40 fatta dallo scorso governo Bacchettoni e che ha fatto di Slovenia e Croazia mete di viaggi della speranza per molte coppie infertili;
- diritto per le coppie di fatto, gay ed etero ad una legge che tuteli il diritto di assistenza reciproca, le questioni ereditarie, i subentri nei contratti d'affitto e tutte le altre questioni che non si pongono per le coppie sposate eterosessuali, senza che nessuna Brambilla venga a dirci che basta andare dal notaio per queste cose. Queste cose devono essere accessibili a tutti e non solo ai ricchi.
- diritto al divorzio breve, come esiste nei paesi civili, senza bisogno di periodi limbici di separazione che servono solo ad ingrassare gli avvocati matrimonialisti;
- diritto a poter decidere in piena coscienza e in libertà di porre fine alle proprie sofferenze mediante il suicidio assistito e diritto ad una legge di regolamentazione dell'eutanasia, come avviene in altri paesi Europei. La fine dello scandalo di la odissee come quella di Piergiorgio Welby;
- diritto al pieno riconoscimento legale delle unioni omosessuali;
- diritto ad uno stato pienamente laico, che rispetta il credo religioso ma non se ne fa condizionare per quelle che sono leggi fondamentali del suo ordinamento.
- difesa della legge 194, del diritto alla pillola del giorno dopo senza i ricatti dei farmacisti e medici obiettori e l'obbligo della somministrazione ospedaliera;
- diritto all'utilizzo, per chi sceglie l'aborto, della pillola RU486, invece di manovre più invasive e ancora oggi potenzialmente pericolose;
- diritto ad una seria informazione sulla contraccezione e i metodi che dovrebbero sempre evitare di giungere alla scelta dolorosa dell'aborto;
- diritto a poter accedere nuovamente nel nostro paese alle tecniche di fecondazione assistita in piena libertà, attualmente limitata a causa della legge 40 fatta dallo scorso governo Bacchettoni e che ha fatto di Slovenia e Croazia mete di viaggi della speranza per molte coppie infertili;
- diritto per le coppie di fatto, gay ed etero ad una legge che tuteli il diritto di assistenza reciproca, le questioni ereditarie, i subentri nei contratti d'affitto e tutte le altre questioni che non si pongono per le coppie sposate eterosessuali, senza che nessuna Brambilla venga a dirci che basta andare dal notaio per queste cose. Queste cose devono essere accessibili a tutti e non solo ai ricchi.
- diritto al divorzio breve, come esiste nei paesi civili, senza bisogno di periodi limbici di separazione che servono solo ad ingrassare gli avvocati matrimonialisti;
- diritto a poter decidere in piena coscienza e in libertà di porre fine alle proprie sofferenze mediante il suicidio assistito e diritto ad una legge di regolamentazione dell'eutanasia, come avviene in altri paesi Europei. La fine dello scandalo di la odissee come quella di Piergiorgio Welby;
- diritto al pieno riconoscimento legale delle unioni omosessuali;
- diritto ad uno stato pienamente laico, che rispetta il credo religioso ma non se ne fa condizionare per quelle che sono leggi fondamentali del suo ordinamento.
3 commenti:
...aveccelo...
ecco, ma con centcinquantamila euri non ce la compri più casa, neanche piccola...
eh, appunto..
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