eppure, sembra così semplice, così lineare:
"...le donne e soltanto le donne, in quanto tocca a loro prestare carne e sangue alla procreazione, possono valutare se portare a termine o no una gravidanza. Lo faranno con coscienza, cercheranno in tutti i modi di non doversi avvalere del diritto d'aborto, ma devono sapere che possono farlo. Non sono macchine, sono persone. Non sono proprietà né della Chiesa né dello Stato, sono libere cittadine, le donne. Sanno bene che saranno loro e i loro figli a pagare per tutta la vita un errore di valutazione."
Lidia Ravera sull'Unità, citata qui, e qui per leggere tutto il pezzo che, appunto nella sua assoluta ed esasperata ragionevolezza, merita.
Lidia Ravera sull'Unità, citata qui, e qui per leggere tutto il pezzo che, appunto nella sua assoluta ed esasperata ragionevolezza, merita.
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