

...è debito, perciò ecco il puffo diavolo nel mio presepe. Che merita un post - il presepe, non il diavoletto - perchè è un raro presepe verticale tutto di riciclo, l'ha fatto il mio amico Carlo ed è geniale - il presepe, ma anche lui carlo - come già dicevo nell'ultimo post di novembre.
E visto in azione e nel suo contesto natalizio, con la fontana che spruzzacchia, le scale illuminate, le luci che filtrano dietro le persiane e i passaggi segreti è davvero bellissimo - il presepe, non carlo. E siccome è il nostro presepe, alla grotta sta arrivando il corteo dei migrantes (quelli che non ne potevano più di stare sull'albero) che non hanno nulla da


il puffo poeta con la testa nelle nuvole,

il canguro, il coccodrillo e rataplan, il cane scemo di lucky luke, che punta le oche. E Visnu che aspetta, a tante braccia aperte, la pentola degli spaghetti che sta calando dal piano di sopra. Se avete altri contributi multietnici della misura giusta, prestateceli: vi li ridaremo il 6 gennaio.
3 commenti:
fantastico! un bacino tanto
sono rimasta incatata dal "tuo" presepe verticale!
che divertente, pieno di situazioni anomale... anche nel mio ce ne sono alcune (Pippo, i ciclisti, babbo natale, il puffo-gesù bambino...) ma questo è decisamente "oltre".
mi congratulo anche per l'insieme del blog, e, accidenti, mi sa che mi devo concentrare se non voglio che diventi un'abitudine leggerlo...
bacetti
Distintissima Bloghessa,
e se - alla fine della storia - il caccadrill' manciasse il bambinogggesù?
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