sabato, dicembre 16, 2006

BERSANI, MA CHE SEI, SCEMO?

La ciminiera è quella della centrale Enel a Porto Tolle, in Sardegna, che la stessa azienda - che dice a noi consumatori di ridurre i consumi per limitare le emissioni che provocano l'effetto serra - sta convertendo in centrale a carbone, ossia nel tipo di centrale peggiore rispetto all'effetto serra. Greenpeace si è arrampicata là sopra, Enel gli ha tolto la luce, stanotte: star lì a 250 mt. d'altezza, al buio, non è uno scherzo.
Il resto della storiazza potete vederlo sul sito di Greenpeace Italia www.greenpeace.it/portotolle, compreso il video del brasiliano che dalla ciminiera si è buttato col paracadute (http://www.greenpeace.it/pics/video_151206_03.mov).
Ma quello che conta è che Bersani, che potrebbe revocare o quanto meno sospendere l'autorizzazione a questa intelligente "conversione" dell'Enel, non lo fa.
E siccome continuiamo a sperare testardamente che questo governo non faccia le peggio cose (be', non abbiamo mai sperato che facesse le meglio, ci basterebbe limitasse il danno possibile), vogliamo credere che sia stato finora troppo occupato per dar retta a Greenpeace, e che presto si sveglierà.
Ma a quanto pare dormiva anche un po' di tempo fa, e precisamente quando ha stanziato 5 miliardi di euro al biotech, il 25% dei quali all'agroalimentare. Se vi state chedendo cosa significa, ecco: significa che una parte delle tasse che NON siamo riluttanti a pagare andrà a finire nelle tasche dei signori che producono OGM. Per produrre OGM in Italia, quando tutti sanno e dicono che l'unica cosa che può salvare i prodotti italiani, con quegli sputacchi di campi che ci ritroviamo, è il puntare sulla qualità. Bersani non se n'è accorto?

Qui sotto il comunicato di Legambiente, cui sono seguite, che io sappia, reazioni zero.

"Non possiamo crederci". È attonito Roberto della Seta, presidente di Legambiente, alla notizia del finanziamento pubblico, di ben 5 milioni di Euro, al biotech anche agroalimentare stanziato dal ministero dello Sviluppo economico per imprese italiane che partecipano a progetti europei. Nel bando dei precedenti finanziamenti compare un sostanzioso 25% all'agroalimentare.

"Nonostante nel programma di governo venga indicata la via della qualità per l'agricoltura italiana, -- continua Della Seta -- nonostante il ministero delle Politiche Agricole abbia imboccato tutt'altra strada e nonostante cittadini italiani ed europei abbiano più di una volta espresso nelle più diverse sedi la loro contrarietà, Bersani, orecchie da mercante, calca altre vie nella più completa solitudine. La ricerca ha certamente bisogno di soldi e di concreto incoraggiamento, eppure -- conclude il presidente di Legambiente -- noi crediamo che ci siano settori che soffrono più dell'agroalimentare la mancanza di fondi. Perché non dirottare quel 25% in altri campi, anche biotech?".

1 commento:

lanessie ha detto...

che delusione quel ragazzo. sembrava così intelligente, e invece è così diessino...