mercoledì, dicembre 27, 2006

UN BEL NATALE


di molto ingegno. uno di quelli che partono tipo "oh, quest'anno non aspettiamoci granchè, neh?" e poi lo spazio sotto l'albero si riempie di pacchi e pacchetti e meraviglie. perchè ognuno aguzza l'ingegno, appunto, ed è bellissimo scoprire quante cose si possono regalare con un budget limitato e un cervello +cuore invece no.
Che uno dice ma in fondo perchè lo racconti, che intorno all'albero c'era praticamente tutta la comune-ty ed altri ancora? Uno, perchè è bello scrivere una cosa bella. Due, perchè me l'ha chiesto la mia amichetta del cuore, che vive lontano. Allora mi piace contare che io e l'amicae., con la fattiva collaborazione dei rispettivi folletti, ci siamo scambiate un cestino autoprodotto, e a me è piaciuto tanto: mostarda contro chutney, gelatina di barbera contro marmellata di zucca e amaretti, saponi contro scrub per il viso. Mi sa che io e l'amicae. potremmo metter su un laboratorio streghesco, e ci divertiremmo anche un sacco. E poi ci sono state traduzioni inedite (giàggià), e libri da bancarella
o web - la cucina milanese, che non farò mai ma che mi piace leggere, e gialli rintracciati con pazienza perchè quelli e solo quelli leggo, fra i gialli - e tè degli scrittori comprato in estate al Nord e magneti per il frigo beatlesiani, che anche loro arrivano da ancora più su, dalla danimarca. E a me questa cosa che in estate uno si sobbarca oltre a bagagli i regali per il natale che verrà mi piace molto. E, ancora, un evelyn waugh mai letto che quando ho aperto il pacchetto ho detto "ah, che bello, l'avevo visto in libreria!" . E l'uomo barbuto ha riso e sospirato: "sì che l'avevi visto... l'abbiamo comprato insieme." ma è bello farmi i regali, chè per me sono sempre sorprese, anche se me li comprano sotto il naso chè poi mi dimentico. e poi sono sicura che qualcosa mi dimentico anche adesso, ma non prendetevela se per caso è il vostro regalo perchè non me lo sono dimenticato davvero. e i pacchettini erano tanti. e senza neanche comprare una carta o un nastrino, tutto trovato in casa. E poi abbiamo bevuto il tè degli scrittori e quello di natale, e mangiato biscottini
e panettone e aggiustato finestre. O meglio, uno di noi ha aggiustato la finestra tra l'ammirazione degli altri. Il valoroso era uno dei due amici arrivati all'improvviso, senza che li aspettassimo: che bella cosa. E ci hanno portato due maipiùsenza, ed erano talmente maipiùsenza che nessuno di noi sapeva che uno dei due, il separauovo, si usa con l'uovo crudo. e menomale che ci hanno spiegato, sennò ci infilavamo le uova sode e le spiaccicavamo tutte. Ma il regalo erano loro, gli amici, che hanno suonato
e sono arrivati. così, semplicemente, come dovrebbe essere sempre. o almeno a natale.

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