giovedì, dicembre 28, 2006

INTERNO, BOSCO


ecco, lo metto qua anche un po' più grande, il mio gufino con la luna. perchè mi piace proprio, e solo oggi ho scoperto che la coda è un muso di porcellino e che il tutto è anche un fischietto. fa parte di una famiglia, li fa un signore immagino più famoso di quello che che so io - che in fatto d'arte sono la classica capra - che si chiama Riccardo Biavati. Il gugol dice qui http://www.vivipiacenza.it/index.
php?option=com_content&task=view&Itemid=132&id=2180 così, di questo signore:
"Egli ha plasmato, in lunghi anni di costante e assiduo lavoro, ceramiche sonore, strumenti animati, giocattoli per adulti, lanterne magiche, animali notturni, ciotole abitate" e dice che ha fatto anche una cosa che si chiama "Borgopignatta", un paese costruito su una pentola. Ecco, forse l'arte le racconta sempre, delle cose, ma a me quest'arte che gioca e ti fa subito immaginare una storia è quella che mi piace più di tutte, e per esempio pur nel mio essere capra non capisco come fa a non piacere Tinguely, con tutte le sue robe arrugginite dai movimenti di fiaba. E anche Biavati, del resto, dice che l'inizio di tutto sono state le favole che inventava suo nonno, e i merli - che secondo me sono le robe naturali più simili a un giochino a molla.
Così mi è venuta voglia di vedere queste altre cose di Baviati, perciò ho cercato su altro gugol finchè ho trovato queste: la prima si chiama "Scatola di bosco" (c'è anche una Scatola della notte, ma questa mi piace di più), l'ultima un semplice "Ramo con 5 civette", ma la seconda è quella che mi piace più di tutte perchè si chiama "Albero ventoso" - e il gufino di mezzo è tutto disordinato da quel vento lì.
Ma il laboratorio delle ceramiche fischianti e della macchine evocatrici - chè pare che lui le chiami anche così, le cose che fa - è a Ferrara, uno di quei posti dove sempre dico si potrebbe anche andare ma poi mai ci vado. Allora, grazie alla Ambra del Vicolo che un po' di gufini li porta qui, che magari poco per volta li prendo, e all'amica Triz che mi ha portato al Vicolo un giorno che io ero pronta per vederli, i gufini. Chè mica sempre è così, mille volte capita che le cose le guardi e non le vedi. E grazie anche all'uomo barbuto che mi ha regalato quello che sarà il primo della serie.

Nessun commento: