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POESIE NEI PANINI
Bagnati sit-in e sciocchi virus congiurano per tenermi lontana dai miei anonimissimi lettori, ripiombati nel più assoluto silenzio commentizio: io non me la prendo, mi basta un commento che una volta vi sfugga dalla tastiera per poi continuare a immaginarmi la vostra faccia là fuori e perfino per dedicarvi - senza dichiararlo, ma ognuno si riconoscerà quando è il suo turno - dei post "ad personam", ora che la locuzione è così di moda. Ai lettori maestri, categoria numerosa, dedico per esempio queste foto del sit-in genovese in difesa della scuola pubblica: i sit-in non sono la nostra specialità, bisogna dirlo, specialmente se piove. Però, via, c'eravamo tutti: e noi non abbiamo saputo resistere alla tentazione di agitare ancora una volta il paracadute dell'Arci, pronipote di quello con cui giocava la Nessie un bel po' di tempo fa.
4 commenti:
Ti risponderei con il suo citirandom di oggi: "La sconfitta non può nemmeno essere presa in considerazione", Churchill.
Una mico
Bella l'idea delle poesie nei panini, dove i panini erano il companatico.
Enzo
P.S. In un certo senso, i sit-in sono la mia specialità.
@enzo: una sincera risata ti gratifica? spero di sì, perchè la tua autoironia l'ha provocata :-)
Gratificatissimo!
E.
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