lunedì, marzo 07, 2011

DUE PASSI SUI SASSI

Chissà se c'è un limite alle cose che si possono notare, sempre diverse e sempre mai viste fino a quel momento, nello stesso pezzetto di strada... Se c'è, non l'ho ancora raggiunto e ogni piccola spedizione nei dintorni porta con sè il suo bottino: ogni scoperta avrà dietro di sè una storia, ma non sono abbastanza importuna o abbastanza eccentrica da andare in giro a chiederle. 
Così vi regalo le immagini e la storia ce la costruite voi, se volete: per esempio quella degli ex-voto intorno all'edicola formato mignon, dedicata alla Madonna. Tanti ex-voto, tante storie, oppure una storia sola? Ormai è raro vedere le edicole con ancora intorno gli ex-voto: forse questa resiste perchè è su un palazzo abitato, tra il portone e una finestra.
Anche se, poco più in là, c'è questa improvvisa e inspiegabile aria di Bronx che fa venire in mente le descrizioni della Londra protondustriale, in cui bastava girare l'angolo per passare dai quartieri ariosi ed eleganti ai più miserabili slums. 
Va bene, esagero, ma le fotografie dimostrano che mica tanto: e chissà perchè quella macchina è lasciata a sfasciarsi laggiù, sotto un bel palazzo dei primi del secolo, e come possono gli abitanti delle case lì intorno affacciarsi sul cumulo di spazzatura che, evidentemente, costituisce la somma dei beni terreni dell'ingegnoso occupante del sotto-ponte.
Forse a trattenerli dal dire e fare qualunque cosa efficace è il timore che quella forra incolta - che non si vede nella mia foto, ma è pari a uno stadio, quasi - una volta portata all'attenzione venga tradotta in cemento, chissà. 
Ma oggi, comunque, era domenica e per di più di sole: anche l'homeless avrà scostato le sue coperte e lasciata entrare un po' d'aria, credo, e noi senz'altro siamo andati alla spiaggetta libera. Che fuori dalla stagione balneare è un posto delizioso, mentre d'estate viene rimpicciolita drasticamente e riempita di tutti i sassi che tolgono dagli altri pezzi, recintati e resi a pagamento. Oggi offriva anche una lunga passeggiata salutare dopo il caldo del sole, con acqua fredda e lieve moto ondoso, sassi e ghiaia sottile alternati a sabbia: una meraviglia per le gambe e anche per l'animo. Una bambina bionda che giocava, anche lei con i calzoni rimboccati, mi ha guardato stupita: un adulto a piedi nudi a sguazzare sulla riva, senza neppure un bambino a fare da scusa? Già, senza un centro benessere intorno pronto a farlo pagare, il percorso Kneipp non vale, evidentemente.

Nessun commento: