mi dichiaro truffata.
dalla finestra guardavo questo bel tempo piovoso, sentivo il vento entrare. avrei dovuto accorgermi che non faceva proprio freddo, ma dopo un po' che stai alla scrivania il freddo ti viene lo stesso, se non hai l'odioso sole di agosto a surriscaldarti. quando è stato il momento di uscire, mi sono attrezzata: jeans negli stivali che tutto sopportano, magliettina elastica, golfino di lana e giacchina d'autunno. come ho messo piede in cortile mi ha investito una zaffata di vento caldo, groan. ma ero in ritardo, non potevo tornare a cambiarmi. ho proseguito eroicamente e sentendomi sempre più esquimese nel deserto, ho camminato e camminato. sognavo un'oasi di ghiaccio, un marciapiede milanese che ti fa i piedi blu in tre minuti tre, perfino un po' di tramontana a tagliarmi le orecchie. Qualsiasi cosa, ma non lo scirocco caldo: che solo a dirlo fa venire in mente brodi densi che ti circondano, movimenti pesanti e tutto fuori posto, chè la birra non ti fa più piacere come quando c'è il sole ma le caldarroste orrore. e poi l'amicae. dice che lo scirocco fa diventare nervosi. sfido, dico io.
lunedì, ottobre 23, 2006
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1 commento:
e io invece ho la gonna dell'autunno! ah! soddisfazione.
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