mercoledì, ottobre 25, 2006

ALZATE LE PALETTE


Originalità, indipendenza, accettazione del rischio, energia, curiosità, attrazione per la complessità e le novità, apertura mentale.
In un libro che mi devo ancora comprare e quindi leggere, pare che siano questa le caratteristiche che contraddistinguono la mente creativa. Secondo la recensione pubblicata su L'Almanacco della Scienza on-line, l'autore dimostra "come la predisposizione creativa per manifestarsi abbia bisogno di stimoli adeguati e di un ambiente appropriato che ne favorisca l’esercizio assiduo. La creatività dunque è un dono, ma è anche, sottolinea l’autore, il risultato di un impegno costante e dell’applicazione di strategie mirate tra le quali rientrano l’individuazione degli scopi, lo sviluppo di un atteggiamento esplorativo sin dall’infanzia, l’incentivazione delle capacità metacognitive, la produzione di analogie e metafore, la capacità di selezionare l’informazione."

Anche solo queste poche righe - e quando avrò letto il libro ne dirò di più, se merita come penso - sono foriere di intelligenti riflessioni: perchè questa comune-ty è senza dubbio fatta da menti creative e ognuno ha il suo punto di forza come il suo tallone d'achille, tra le condizioni indicate come essenziali. me mi toccano, p. es., quelle sull'ambiente, lo spazio e gli stimoli, e credo non solo a me, ma per altri possono essere più importanti altri aspetti.

Però si può fare anche un giochino nella comune-ty, forse meno scemo di quello che sembra: posto che ognuno di noi ha queste qualità, quali sono i punti di forza e quali i talloni di achille di ognuno? Pagelline, pagelline! Alzate le palette, dice il mago Zurlì, che dopotutto è un mio collega (oddioo..).
Si può fare per persona o per qualità, ma le qualità da considerare sono:
Originalità,
indipendenza,
accettazione del rischio,
energia,
curiosità,
attrazione per la complessità e le novità,
apertura mentale,
l’individuazione degli scopi,
l’incentivazione delle capacità metacognitive (capacità del soggetto di pensare ai propri affetti e processi di pensiero, cioè la capacità riflessiva del Sé: questa è la definizione più comprensibile)
la produzione di analogie e metafore,
la capacità di selezionare l’informazione.

Troppo incasinato? Vabbe', ognuno può farlo a modo suo. io, p.es. comincio a dare più di 10 (lo so, non ci ho la paletta, ma vale) alla nessie in energia, sapendo che nessuno potrà smentirmi: ma è tanto per cominciare.
Perchè tutto ciò? Bah, per rispondere all'amicae. deviando completamente il suo corso di pensiero, perchè anche noi siamo il mondo degli altri: e a me affascina sempre il come-sembra, che a volte dà dritte importanti sul come-è.


“Come nasce un’idea”, Albero Oliverio, psicobiologo dell’Istituto di neurologia del Cnr di Roma.
Rizzoli (www.rizzoli.it)
Pagine 160
€ 16,50

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Hey!
Parlare di "tallone" (d'achille) con me è come parlare di corda in casa di un impiccato!!!

I bacini

lastreganocciola ha detto...

OPS! :-)