martedì, ottobre 17, 2006

assemblea, assemblea. e un po' di autocoscienza


ecco che così, di prima mattina, praticamente all'alba, mi prendo una bella strigliata affettuosa dall'amicae., che già non sarebbe d'accordo sul concetto di alba e forse neanche su quello di strigliata. però a me mi fa piacere considerarla anche così, perchè:
puntoprimo, mi piace discutere
puntosecondo, mi piace pensare a quello che faccio/facciamo
puntoterzo, l'amicae. ci ha ragione e mi ha beccato sul non-detto ancor più che sul detto.
Sul detto: ecco sì, questa cosa che uno un po' si sente responsabile perchè siamo comune-ty oltre che community è vera e fors'anche inevitabile (sì, che noi siamo i geniacci del web, ma mi sa che tutti cominciano il loro blog avendo gli amici come lettori, immagino) e l'amicae. la centra meglio di quello che avevo fatto io.
ma è proprio ciò che volevo dire sul sentirsi in obbligo di essere intelligenti, chè il narcisismo nella comune-ty è alto e atipico, perchè un po' siamo narcisisti anche sugli altri della comune-ty stessa, con un bel paradosso psicologico. però l'amicae. allarga il punto alla responsabilità morale, e ci ha ragione anche qui, e forse soprattutto io la sento un po' di più. ma non è questo che mi frena, in verità, come si vedrà sul non-detto. Però sulla responsabilità morale, direi che si può prendere per buono il punto di partenza della scatola della fantasia e allora, p. es., KGgb legge un sacco di libri che non sono un bell'incitamento morale (Pesce, ad esempio :-) ) e quindi perchè preoccuparsi? e poi la risposta più bella l'ha data lei nel suo post di oggi. Che esso stesso post (anzi, due) di oggi del Kggb sono una (ris)post(a) alla mia provocazione epperò mi ha allargato il cuore leggerli, perchè Kggb racconta proprio bene e facendolo mi dà ragione che non bisogna essere eccelsi, bastano le cose piccine di ogni giorno, anche se lei me lo zampetta mettendoci dentro perfino lo spezzatino :-) Però il velcro di Dante è bellissimo da ghigni e l'Ignoto Sputatore pone addirittura il problema della Responsabilità Morale nei confronti della collettività, 'sti cazzi!
E, ultimo sul detto, per quanto io sia felice davvero quando vedo nuovi post della comune-ty, dichiaro a chiare lettere che il mio post non era un invito o un'insistenza per una frequentazione e un impegno più assidui, chè anzi era un invito alla leggerezza e i tempi ognuno se li vede da sè.
Sul non-detto: che la scrittura è bastarda, anche quella di un blog, e ti vengono sempre fuori quelle cose che tu credi ben nascoste. e così me mi vien fuori un tipico problema di chi scrive/non scrive, che è il problema del non gliene frega niente a nessuno. Chè lì sono in buona compagnia, perchè almeno due scrittrici si sono tolte da questo problema scrivendo libri che uno si intitola "Ma chi ti credi di essere?" e l'altra "Sei qualcuno?", come dire che-ti-sei-messa-in-testa-che-a-qualuno-gli-frega-dei-cazzi-tuoi? E nei diari Susan Sontag scrive che bisogna essere innamorati di se stessi per poter scrivere e forse a me questo mi manca oppure ce l'ho troppo, mai capito. E la cosa bellissima dei blog è che questa roba si supera d'un salto, oplà, ma io ero riuscita a caderci dentro lo stesso. Perchè insomma io forse in più ci ho anche la deformazione professionale che "e la notizia? dov'è la notizia, eh?" : e così penso che accoglierò senza dubbio l'invito dell'amicae. a non fare anche il mestiere di lettore. e vi cuccherete le mie non-notizie deliranti. chè anzi ne faccio un rubrica e spero diventi collettiva come il sorriso.

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