mercoledì, ottobre 18, 2006

PESSIMO


... e come tante altre notizie pessime, passa quasi inosservata, tanto "è dall'altra parte del mondo". ma riguarda tutti, anche chi non ha intenzione di fare un viaggio negli Stati Uniti. Chi poi ce l'ha, è meglio legga con ancora più attenzione questo comunicato:



Stephanie Westbrook
U.S. Citizens for Peace & Justice - Rome
info@peaceandjustice.it
http://www.peaceandjustice.it
Cell. 333 11 03 510


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Avviso per i viaggiatori diretti verso gli Stati Uniti


Per noi cittadini statunitensi, il giorno 17 ottobre 2006 verrà
ricordato come un giorno nero nella storia del nostro paese, il giorno
in cui il presidente George W. Bush ha firmato il Military Commissions
Act of 2006. Questa nuova legge, autorizzata dal Congresso (altro
giorno nero ...), conferisce poteri senza precedenti al presidente per
imprigionare chiunque egli dovesse ritenere un "combattente nemico
illegale" e processarlo attraverso commissioni militari.


In conseguenza di questa legge, ci si chiede se il Ministero degli
Esteri italiano ha in programma di diramare un avviso per i cittadini
italiani che intendono recarsi negli Stati Uniti. Tale avviso dovrebbe
spiegare che la nuova legge lascia al presidente decidere, secondo una
definizione vaga ed ambigua, chi è un "combattente nemico illegale".
Questa definizione comprende non solo chi si è impegnato in atti
ostili contro gli Stati Uniti o i suoi co-belligeranti, ma anche chi
intenzionalmente e materialmente sostiene tali ostilità. Le prove al
riguardo non devono essere rese pubbliche.


L'avviso dovrebbe sottolineare che i cittadini non statunitensi
definiti come "combattenti nemici illegali" potrebbero essere
arrestati, anche senza capi d'accusa, e imprigionati a tempo
indeterminato. La nuova legge, infatti, elimina il diritto all'habeas
corpus, ossia il diritto di contestare i motivi della propria
detenzione davanti a un tribunale civile.


Secondo i termini di questa legge, se e quando il detenuto viene
processato ciò sarà attraverso una commissione militare istituita dal
Ministro della Difesa o da altro ufficiale militare e sarà composta di
giudici e avvocati militari. Il detenuto non godrà delle protezioni
legali riconosciute come fondamentali nei paesi civili. Può non essere
informato delle prove contro di sé e sono ammissibili anche le prove
ottenute con metodi ritenuti equivalenti alla tortura. Le "tecniche di
interrogatorio" applicabili verranno decise da Bush e non saranno rese
pubbliche. Inoltre, la possibilità di ricorrere in appello è stata
quasi del tutto eliminata, e gli appelli che si basano sulle
Convenzioni di Ginevra veranno respinti.


Infine, l'avviso dovrebbe ricordare ai viaggiatori che nel gennaio del
2006 la Kellogg, Brown & Root, filiale del gruppo Halliburton, ha
vinto un contratto per 385 milioni di dollari per costruire negli
Stati Uniti centri di detenzione, le cui località non sono state
rivelate, da utlizzare, come si legge in un comunicato stampa della
KBR, per "lo sviluppo rapido di nuovi programmi".


Stephanie Westbrook
Statunitensi per la pace e la giustizia - Roma

2 commenti:

Ramskilo ha detto...

la decantata democrazia statunitense sembra sempre di più una dittatura....

lastreganocciola ha detto...

sembra? diciamo che non lo è ancora del tutto, ma la tendenza è chiara, e purtroppo non è solo americana. Con il "pretesto" del terrorsimo gli spazi di libertà e di partecipazione reale stanno restringendosi ovunque. è triste e preoccupante, no?