sabato, gennaio 10, 2009

REGRESCION ANIMATA

Questa regresciòn è riservata a chi si ricorda la tivvù in bianco e nero, ma gli altri potranno vedere qui l' originale del remake realizzato dalla Calamity Farm. In verità, quello che mi ricordo io aveva pecore meno agitate e più in compatto corteo, corredate da questa musichetta , donde il plin-plon. Poi sono arrivate, come potete vedere nel filmato, le dinamicissime foto delle città e infine è sparito tutto, pecore, città, musica e intervallo: è stato allora che ho smesso di vedere la tivvù. Ma si accoglie volentieri la proposta del gipunto, che potete leggere nei commenti al post precedente: la Calamity Farm è abbastanza fuori di testa, nel suo complesso, da accettare quasi qualunque tipo proposta (quasi, neh? chè sull'erotismo abbiamo qualche problema di posizioni).
Si accettano perciò idee e richieste: solo ricordatevi che vivono sulla mensola del lavabo e che gli scenari prevedono solo oggetti che stanziano in un bagno. Fortuna che è un bagno bello grande e capiente.



Cineforumterapia prevedeva oggi "Cosa è successo fra mio padre e tua madre": davvero molto, molto bellino, e laGente ha ragione, il personaggio di Carlucci, il direttore d'albergo, è disegnato con matita fina. La sua mimica e quella grandiosa di Jack Lemmon se la giocano, sul piano del divertimento, con almeno due battute azzeccattissime e un sacco di situazioni divertenti, che riescono ad evitare di ridurre gli italiani a semplici macchiette (salvo per precise e smaccate esigenze di trama, come "la donna siciliana e incinta") e anzi ci restituiscono, in maniera lieve, il clima sociale e politico degli anni '70. Compresa l'antipatia montante degli europei progressisti verso gli americani tradizionalisti e imperialisti - il
film è del '72 ed erano gli anni del Vietnam - presuntuosi quanto ingenui. Ma Billy Wilder, si sa, è un grande.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

ecco, quando jack lemmon vuole uccidere il cameriere e il direttore, imperturbabile, dice "è già stato provveduto" ... irresistibile
vorrei aggiungere che nella nostra personale cineteca familiare, un altro cult, stavolta demenziale, è FFSS (che ci sei venuto a fare 'ncoppo a posillipo se non mi vuoi più bene) di Renzo Arbore: molte battute sono ormai nel lessico familiare e anche qui la critica è feroce - dal di dentro però (e Benigni è fantastico)

lastreganocciola ha detto...

qui da noi il cult è Papocchio: ma c'è benigni anche in FFSS? l'ho visto, una volta, ma non me lo ricordo affatto, lo rivedrò: grazie di avermelo ricordato.

Anonimo ha detto...

benigni fa "lo sceicco beige", imperdibile quando deve convincere arbore di non avere nessuna chance come manager (deve sapere le lingue, ecc.). La sua frase, detta alla cantante, "brava, brava, peccato che sei meridionale", è stata adottata da me e dalle mie sorelle, che siamo per l'appunto meridionali, donne e piene di belle speranze