martedì, luglio 17, 2007

GUARDA 'O MMARE ECC.


Oggi mi hanno deportato al mare. Io, da molto tempo affetta da inguaribile sindrome di Stoccolma, non solo non ho protestato ma mi sforzavo di gradire, chè mi dicevo fa bene alla salute, suvvia, e ogni tanto perfino a te ti piace. E una giornata al mare rientrava nei patti con l'uomo barbuto, che in circa trent'anni sarà riuscito a portarmici più o meno tre volte. Allora mi sono alzata, in ore da gufo ma non troppo, e quasi riuscivo a fingere buonumore, anche se, ops, l'ora del primo treno utile mi è sfuggita via. Ma l'uomo barbuto non ha fatto una piega e imperturbabile ha ripiegato sul secondo. E finchè eravamo in treno... be', il treno mi piace.
Dopo un'oretta abbiamo raggiunto Marco Beach, a Cavi borgo, su preziosa segnalazione di chi ne sa. Ma già la strada per arrivarci mi sembrava lunghissima, io odio il sole, il paesaggio da riviera e tutta queste specie di cose: però non mi sono lamentata, non ancora. E' stato quando abbiamo affittato per cifra relativamente modica un ombrellone e due sdraio che sono cominciati i guai: e mi mancava una cosa o l'altra, e non riuscivo a prendere la roba, e non sapevo come stare e avevo sete e la sabbia scottava. Il KGgB mi ha chiamato Calvin, e l'uomo barbuto ha scoperto perchè andiamo così raramente al mare: "Non mi ricordavo più quanto rompi le balle." Eggià, me l'ero dimenticata anch'io: e l'intervallo tra una gita al mare e l'altra è dato proprio dal tempo che ci vuole perchè entrambi riusciamo a dimenticarcene. Così ho deciso di fare il bagno, e dopo un quarto d'ora ero soddisfatta: a quel punto potevo anche andare a casa, ecco, cos'altro c'era da fare? Ma poi, pian pianino, mi hanno convinta giocare coi sassetti sul bagnasciuga: mi sono fatta un intero guardaroba partendo da un sasso missoni che sarebbe stato bellissimo per un cappotto e il pomeriggio è quasi scivolato via, tra chiacchiere di vicini di ombrellone (in olandese, credo) e lo stare a mollo massacrandosi i piedi sul fondale. Quando cominciava a piacermi - chè Marco Beach ci ha le sue attrattive, tra cui la musica ascoltabile e la gente verace che non se la tira, ma all'uomo barbuto è piaciuto anche il panino con le acciughe e, non in relazione, il bagno con il rotolo di riserva di cartigienica con la sua targhettina pleonastica "rotolo di riserva" - era ora di andare: una bella abbronzatura a chiazze è stata la ricompensa del mio sacrifizio, ma l'uomo barbuto e il KGgb erano contenti. E anch'io, va': così contenta che non avrò bisogno di altro mare per i prossimi cinque anni, sindrome di stoccolma permettendo.

4 commenti:

lanessie ha detto...

e se dio vuole, io e la mia agorafobia marina non c'eravamo!

la fede ha detto...

Dove resta questo posto bellissimo qua, che sabato mi tocca il mare pure a me?

lastreganocciola ha detto...

e' bellissimo perchè è sfigatello, neh? è a Cavi Borgo, un po' dopo Cavi verso levante. Poi chiedi a qualcuno e lo sanno.

Anonimo ha detto...

non andarci il sabato, coglionciona di fede, che sarà pieno di milanesi, torinesi e gente di trecate. convinci quell'angheso del tuo filansa di prendersi giorno uno di ferie - boh, il martedì - e allora sì. e andate in treno, non in macchina, che la vita è più bella, nei trasporti collettivi.