lunedì, luglio 02, 2007

ADVENTURE ECONOMY


Pare, dallo sciaini dell'ultimo mese, che il mio blog sia deputato alle papere, chè dopo "cosa mangiano le papere" con punto interrogativo e senza è arrivato "cosa mangiano le papere papere", casomai il concetto non fosse chiaro.
Ovvio che i fansoni delle papere non riescono a battere l'agguerrita squadra della "salvia impanata" che totalizza ben 7 richieste, ma il mio acume di gufo mi porta ad avere qualche sospetto su questi filosalvioti, vuoi vedere che è sempre baricco? ma, insomma, il post dello sciaini sarà un altro, chè ora devo appunto dare una notizia di papere.
E precisamente, di quelle trentamila papere di gomma che fecero naufragio quindici anni fa, fuggendo in massa da tre container e vagando, da allora, per i vasti oceani. Tanto vagano che uno scienziato in pensione le sta usando per studiare le correnti, rafforzato nel suo intento dai dissidi interni fra le papere, che a un certo punto portarono a una netta secessione. Ad oggi, quindi, un folto gruppo si sta dirigendo verso la Gran Bretagna e un altro, invece verso l'Indonesia: e se questo parlare di correnti e secessioni vi ricorda qualcosa, non è colpa mia.
Fatto sta, e qui è la notizia, che la ditta cui erano destinate le paperelle offre 100 dollari per ogni papera rintracciata e spedita a loro: ma non cascateci, neh? , chè i collezionisti offrono ben di più, la quotazione è arrivata a quasi 800 dollari. E c'è un avviso specifico per noi italiani: le papere devono avere il marchio ben visibile, First Year Inc.
Detto ciò, andare al mare non diventa più un piacere colpevolizzante, ma un duro lavoro perfettamente inserito nell'economia alternativa: un bel binocolo (di plastica, ovvio) e, una bracciata dopo l'altra, via verso la Manica armati di capace contenitore. Ulteriori notizie qui

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ehi!
Guarda...ti commento, ti posso commentare!!!!!!!

lastreganocciola ha detto...

uau, ippie,yukyuk e tutta questa specie di cose!!!
la possibilità di commento all'amicae., finora impedita dalle vili tecnologie, apre una nuova era per il mio blog. per quanto, solo lei poteva lasciare un commento che non commenta... ma le vogliamo bene così.