lunedì, gennaio 10, 2011

LE CHAT NOIR O IL GATTO NERO?


Credo che i blog siano spesso, come le quinte di un teatro o le cucine di un grande ristorante, luoghi in cui il lavoro è sempre, per definizione "in progress". O, per dirla in italiano che è più bello, "in divenire": grazie alla sua immediatezza, il blog può registrare propositi e  rinunce, intenzioni e progetti, scoperte e riluttanze. Grazie al fatto di essere pubblico, però, fa sentire comunque impegnato  chi lo scrive a tenere e dar conto di rinunce, intenzioni,  scoperte, eccetera. 
Così registro qui l'evoluzione della foto quotidiana, che con progetto ancora impreciso va a trasformarsi nella Caccia al Particolare. Il progetto potrebbe chiamarsi Il Gatto Nero o Le Chat Noir, come da titolo anch'esso in divenire, riprendendo Matrix (avete presente il gatto-dejà vu che segnala un cambiamento improvviso nel sistema? ) e ai suoi fini dovrebbero valere solo quelle cose che in genere non si notano - incredibile quante ce n'è, se invece si comincia a notarle.
Cosa ne farò del Gatto Nero è ancora tutto da inventare, magari rimarrà solo qui, magari no. Ma sarebbe bello se, anche in questa sua forma ancora larvale, fornisse spunti a miei aff.tissimi lettori per mettere in moto curiosità e fantasia, che non fanno mai male.
Guardate la prima, inquietante,  foto della serie, per esempio: come non chiedersi quale terribile storia- di vendette di cugini, di odio per babbonatale, di partenze improvvise, di triste dimenticanza -  c'è dietro?


2 commenti:

Tom ha detto...

Certo che ce ne vuole per infilare una bambola in un posto del genere, neh?

kiri ha detto...

Mamma mia, cos'era 'sto lugubre posto? Hai guardato meglio o sei corsa via orripilata?
Che bella la passeggiata quotidiana, penso che anche se non ho medici a intimarmela, la inaugurerò anch'io come abitudine. Basta che non ci siano bambole derelitte sulla mia strada.