mercoledì, gennaio 05, 2011

TRANCHES D'EPIFANIA

Il mio Amicodelcuore partenopeo mi raccontò, un po' di anni fa, che nella notte che precede l'Epifania, in giro per Napoli ci sono le bancarelle di giocattoli. "Nella notte?" chiesi io. "Eh, certo, per i genitori che si sono scordati, o non hanno fatto in tempo, no?" 
Da allora, ogni anno mi vengono in mente questi genitori ritardatari e affannati, o magari invece  solo posapiano e rilassati, che corrono in giro per la città nel bel mezzo della notte, alla ricerca di giochi e dolcetti abusivi. E ogni anno il pensiero mi mette allegria.
Sempre lo stesso Amicodelcuore - che uno ce n'è, al maschile - disse un giorno che in questa città sembra non essere arrivata la globalizzazione: non so esattamente cosa intendeva - eravamo davanti a un negozio di alimentari "Spendibene", sarà stato quello? - ma oggi, verso sera, mi sono trovata in un negozio poco sopra casa mia, una merceria di cui allego la foto della vetrina. 
Ci sono cose splendide, in quel negozio: una borsetta molto vintage e evidentemente secondhand,  senza cartellino nè marca, ma "vera pelle", saldata a 45 euro invece di 69; un servizio bellissimo con caffettiera e quattro tazzine a quasi grandezza naturale, in pura plastica per bambole; scatole su scatole di camicie da notte, calze, vestaglie; animali e portatessere in gomma beige, macchinine, decorazioni autoadesive, carte da regalo; fermagli per capelli, golfini e berretti; imparaticci da ricamo, e naturalmente elastici, fili e bottoni. Ma la merciaia, imperturbabile in mezzo a quello tsunami di articoli improbabilmente voluttuari, ha risposto "Eh, non saprei... specchietti ne ho, ma senza nulla di speciale..." alla signora  che le chiedeva un'idea - forse uno specchietto da borsetta? - per la calza di una ragazzina.

Me se ne sono andata nella sera, a fare i miei passi prescritti. 







 lucine di natale, ma sembrano bottoni, forse per simpatia con la merciaia.

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