giovedì, agosto 30, 2007

L'UNTORE

Leggere è una malattia. Ha connotati nobili, circondati da rispetto nonchè da diffidenza, ma è una malattia, un vizio. Non dissimile dal gioco d'azzardo o dalla sindrome di casanova, chè porta tal quale a dilapidare patrimoni: vero, che volendo, ci sono le biblioteche e il bookcrossing
ma chi ha contratto il morbo nella prima infanzia - e per quasi tutti i malati è così - vedrà queste due risorse come semplici aggiunte. perchè il vero costo dei libri non è quello dei volumi, che già non scherza, ma quello del posto in cui tenerli. anche se, diceva Umberto Eco, si può essere fortunati e incappare in quelle case tutte corridoio lungo e stretto che nessun altro vuole. Ma di solito non capita, i libri si spandono per tutta la casa e la casa istessa non basta mai, chè l'aumentare dell'età è direttamente proporzionale al numero dei libri. E neppure, chè i libri aumentano ben più in fretta degli anni.

La patologia però non viene riconosciuta e non ci sono sovvenzioni statali per i Grandi Lettori e neanche Pubblicità Progresso che incoraggino gli altri a non trattarli da diversi. Tocca perciò spesso giustificarsi, sopratutto in questo nostro paese in cui la carta stampata ha perso il suo ruolo principe con l'avvento dei sacchetti di plastica, chè altrettanto Grande del lettore è il diffuso pregiudizio che egli "se la tiri". Alla domanda incredula "ma li hai letti tutti?" che spesso segue il rendersi conto di quante sono le librerie in casa nostra, i primi tempi rispondevo ingenuamente di sì. Ora cincischio, la butto sul ridere, arrossisco e infine mi rifugio nella mezza verità: "Proprio tutti, no." Non ho letto i vocabolari, non ho letto tutti i gialli, non ho sconfinato se non sporadicamente negli altrui territori di caccia (canzonette, resistenza, autori sudamericani) e... ah, già, non ho letto neanche tutte le guide turistiche. Ma poi mi ricordo di un'argomentazione inoppugnabile:"E' il mio lavoro, sai." Che non è vero, c'è un sacco di gente che scrive e non legge, ma chi non scrive non lo sa. E se è per lavoro mi si perdona, se sei obbligata...
Così, spero che anche il limitatissimo numero di lettori del mio blog mi perdonerà se la mia malattia richiede un nuovo tributo, chè come tutti i virus anche quello della lettura spinge il suo portatore al contagio: chè, forte del successo dei Kurt presso la Talpa ho pensato di aggiungere in fondo ad ogni post le mie letture di quel momento. Senza infingimenti - se sto leggendo "La giovane mamma strafatta di coca alla conquista del miliardario" lo saprete, benchè non ci sia da vantarsene - e , quando si dà il caso, anche con l'indicazione "a chi può piacere", nella comune-ty o altrove. Dopotutto, c'è pieno di blog con la colonna sonora, io metto la colonna silenziosa. E se qualcuno vorrà chiedermi qualcosa di più sui libri che cito, sappia fin d'ora che avrà la riconoscenza eterna del virus.

Sto leggendo in questo momento:
"Storia naturale dei giganti" di Ermanno Cavazzoni, che può piacere a scientisti con il senso dell'ironia, ma anche agli appassionati di autori un po' fuori di testa, e a chi ama il fantastico. Insomma, merita.
"Come parlare di un libro senza averlo mai letto", di Pierre Bayard, che a dispetto del titolo è un saggio serio: sono solo al primo capitolo, in cui si dice una cosa che sembra ovvia ma ovvia non è.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Grazie, signora Strega. E' un pensiero tanto carino per tutti quelli che girano 4 ore in una biblioteca e poi prendono libri solo e soltanto di autori che uno sa già cosa aspettarsi...
Giuli

e.talpa ha detto...

Orpo!
Fiero di aver contribuito, seppur in maniera marginale, o perlomeno fiero di essere stato citato, non posso che essere felicissimo dell'idea!

Specie se poi ricado anche nella categoria di quelli a cui potrebbe piacere il primo libro citato :-P

Un saluto con un po' di invidia da un lettore che già è lento, e in più dedica meno tempo alla lettura di quanto vorrebbe.

lastreganocciola ha detto...

@ grazie a te, giuli, di essere così gratificante, spero davvero di esserti utile qualche volta.
@ sissì, talpa, penso che i giganti potrebbero piacerti, anche se decisamente più bizzarri ( e lenti) dei kurt. ma quando lo finisco sarò più precisa.

Anonimo ha detto...

Ma sono due saggi-i-i...

Mario l. ha detto...

Ottima idea,
personalmente sembra anche molto meglio della musica.
La imiterei volentieri, peccato che io non sia un gran recensore!

Per quanto riguarda le persone che scrivono, ma non leggono ce n'è fin troppe...

Mario l.