venerdì, agosto 03, 2007

CRONICHE MARINE


Dialogo da spiaggia
Personaggi: una bimba di tre anni, una zia, un cugino un po' più grande che è già morto e non lo sa. Infatti per tre ore sta fermo immobile sulla sdraio, salvo spaventarsi per ogni cosa che alla cuginetta, peraltro in via di morte anche lei chè è fin troppo quieta e brava, venga in mente di fare. Come, ad esempio, mettersi la penna sull'ombelico, orrore! "Mamma, mamma, dille qualcosa!" strilla il cugino a cotanto orrore. Indi:
Zia: "Ecco, adesso vai con tuo cugino a comprare le patatine."
La bimba esce dalla catalessi che la spinge a svuotare e riempire la borsa della zia, unico gioco possibile, e si anima.
Zia: "Ma prima dobbiamo fare un patto. Il sacchetto delle patatine lo tiene tuo cugino e tu le prendi una per una. Va bene?"
Silenzio, evidentemente non va bene per niente.
Z.: "Va bene?"
La bimba distoglie lo sguardo, spera che la zia si dimentichi, ma lei è implacabile:
"Non andate, allora. Se lei non dice che va bene, non si comprano. Allora: il sacchetto lo tiene tuo cugino e tu prendi le patatine una per una, va bene?"
La bimba mente e, con evidente disagio, sussurra un "sì" piccolo piccolo.
Tornano, il cugino morto apre il sacchetto, lei ci ficca le mani, lui lo difende guardando la madre di sottecchi, si capisce che fosse per lui glielo darebbe ma non osa. Alla fine fugge con il sacchetto, la bimba piange sulla sdraio. Il sacchetto lo prende la zia:
"Vieni, vieni qui. Ecco, adesso, prendi una patatina. Una sola. Una per te, una per tuo cugino, dai una patatina a tuo cugino. " Il quale, intanto, se le prende anche per conto suo, dallo stesso sacchetto. La bimba cede per potersi ficcare in bocca una singola, misera, patatina. Ma non demorde e ogni tanto cerca di prenderne perfino due! E la zia:
"Una per volta. Che sennò viene il signore (il bagnino, quanto di più simile all'autorità spiaggiaria costituita, ndr.) e le sequestra. Una, ho detto. Signore! venga a prendere le patatine di questa bambina! ecco, vedi che adesso arriva? lui le sequestra e non si possono più mangiare. Ecco, adesso, dai una patatina a tuo cugino. Una per te, una per lui. Brava, così. No! Non si prendono, vedi che il signore sta arrivando? Viene a prendere le patatine di questa bambina che fa la monella (testuale, ndr.) e poi non le mangi più. Sequestrate! Ecco, brava, una per volta. Una per te, una per tuo cugino. Una per volta. Una per volta. "
Finchè, sediovuole, il sacchetto è finito. Abbiamo appreso con sollievo che in serata, dopo ore di noia intorno alla sdraio ("ah, vuoi far galleggare la barchetta di carta? quando andiamo a casa riempiamo un catino e la facciamo galleggiare, eh? no, noi il bagnetto lo abbiamo già fatto, no, non puoi svuotare quella bustina, no, vieni qui, stai qui. cosa fai così vicino a me? vai a giocare": il tutto in tono io-i-bambini-li-odio-ma-guarda-come-sono-gentile-e-pedagogica) la bambina sarebbe tornata dalla madre. Che forse non si meraviglierà vedendola vomitare patatine e stress.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma non potevate fare i giustizieri della spiaggia, andare dalla zia e "Hai finito di rompere le palle a questa povera bambina?"

Mario l. ha detto...

Argh... la bambina crescendo diventare una black block con un'oscura avversione verso i bagnini.
Da cresciuti noi possiamo avere un palese odio verso le zie malefiche!
Ma una alla volta...
:-)
Mario l.

Anonimo ha detto...

la vera notizia vera è che tu fossi in una spiaggia, ad ascoltare, per la seconda volta in quindici giornmi

Anonimo ha detto...

egregia, noto con raccapriccio che tutto si è fermato a venerdì. noi blogghisti della prima ora, amiamo osservare quotidianamente gli sviluppi delle ns. Supereroe (supereroine faceva brutto). Dobbiamo rivolgerci altrove? Suvvia, è già martedì, e non si vedono nemmeno volare maiali.