lunedì, febbraio 28, 2011

PORTONI

La camminata di oggi è stata nel centro storico domenicale, che è diverso da quello feriale perchè parecchi negozi sono aperti comunque, ma la gente in giro è soprattutto indigena, cioè immigrati delle più varie nazionalità. Un paesone, insomma, in cui il bambino (ecudoriano? arabo?) che va in giro sulla sua fortissima macchina di Paperino - con retromarcia, stica - riceve complimenti e rimbrotti in tutte le lingue, ma soprattutto un'indifferenza internazionale. L'occasione per vedere questo centro strorico nella sua veste più domestica è stato il trasloco di un'amica: nel palazzo in cui va ad abitare, dotato di prezioso ascensore e struttura moderna, campeggia l'avviso che vedete qui accanto. Benchè non desti stupore, mi pare un bellissimo segno dei tempi. Quando anch'io abitavo in un palazzo sulle cui scale sedevano i tossici, col cavolo che qualcuno si sarebbe premurato di avvisarci, e in quattro lingue..

4 commenti:

Anonimo ha detto...

anche se, a dirla tutta, la lingua più parlata del condominio credo sia il bengalese. che non so se hai presente come si scrive, ma in confonto l'arabo è comprensibile...
cmq ci devi venire a trovare il venerdì, che è giorno di preghiera: un'esperienza!

lastreganocciola ha detto...

ma ci vengo stravolentieri: vanno bene tutte le ore o c'è un momento migliore?
e sei la giuli anonima o qualcun altro?

Anonimo ha detto...

sono proprio la Giuli... ancora non sono qui da abbastanza venerdì per sapere se c'è un'ora migliore: ti faccio sapere!

lastreganocciola ha detto...

ci conto!
(e un altro lettore ha fatto outing, uau! :-)) )