lunedì, febbraio 21, 2011

PISCINE E VINERIE



Se io dico:
sauna finlandese
idromassaggio, 
piscine, 
doccia aromatica,
bagno turco
ok, sì, giusto: il vikènd ci ha portato in un centro benessere - e c'era perfino la Grotta della Neve a - 15° dove ho resistito ben mezzo minuto, credo. 
Per la prima volta nella mia vita  ho provato la discutibile emozione di essere in un vero non-luogo, come chi va alle Maldive o nel mezzo del Sahara e non mette piede fuori dal villaggio vacanze. Aeroporti e parchi di divertimento non possono competere: per quanto artificiali, la loro stessa complessità fa sì che siano influenzati dal luogo reale i cui sono collocati. Sul villaggio vacanze, in cui non sono mai stata, potrei anche sbagliarmi, ma nel nostro caso il Nulla era quasi assoluto anche se si trattava solo della campagna veneta. Tutta spianata e lisciata ancor più di quello che sarebbe, con finti selciati di pietra, finti marmi, finti mosaici, finti dipinti di Pompei, finto globo terrracqueo medievale (?) dipinto sopra la piscina.
Ma, come avrebbero detto in romanzo inglese di inizio secolo, i letti erano comodi,  il desinare eccellente,  gli indigeni accoglienti (e anche l'offerta termale e acquea in genere è più che buona)  quindi, cosa volere di più? Be', ecco è vero: sono state due buone e rilassanti giornate e, anche se la family mi ha turlupinato e praticamente costretto a vedere la finale di Sanremo (tutta, fino in fondo!), non sono mancate risate e tranches de vie. 
Però, insomma:  è vero che noi ci siamo andati con l'offerta Groupon o Groupalia che sia, è vero che in piscina c'erano perfino due agitatori con la cuffia della Uisp, è vero che, signora mia, ormai non si sa più cosa ti può andare a capitare, ma quell'avviso, in targa dorata su legno, che potete leggere nella foto... ecco, secondo me solo in Italia, neh? Un Paese di caccari e, come dimostrano ben altre vicende, ci teniamo a farlo sapere. 
Per fortuna, è anche un Paese in cui resiste, senza troppe concessioni, un posto che si chiama Osteria La Mandorla , in cui fin dagli anni '30 si beve il Marsala Mandorlato che arriva dalla Sicilia e che ha entusiasmato alcuni di noi. Panini onesti, simpatia, un sincero gusto per gli oggetti quotidiani d'epoca e colonna sonora di Fred Buscaglione hanno quasi riscattato il finto tutto precedente, e reso piacevole anche l'attesa dell'orario per andare in stazione.

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