venerdì, febbraio 11, 2011

NON SEGUE DIBATTITO

Questo è un post difficilissimo. Anche per voi, lettori, chè corto dubito che riesca a essere. 
Ma adesso siete avvisati, quindi procedo.

Step one: Ieri, in piazza De Ferrari - la piazza principale della città - c'era per terra un intero panettone a grandi pezzi e un buon mezzo chilo di granaglie: intorno, trenta o quaranta piccioni. Fra loro e il loro cibo, occupavano tutto il marciapiede fino ad arrivare al gradino della banca, su cui sedeva una barbona in condizioni miserrime, evidentemente responsabile della sporcizia e dell'amore verso gli animali così mal riposto nei piccioni, che non hanno certo bisogno di incoraggiamento.
Step two: La manifestazione di domani, dopo le accuse di "strumentalizzazione delle donne" e "divisione moralistica" fra donne perbene e donne non altrettanto, è stata costretta a precisarsi: la manifestazione non è di destra nè di sinistra, hanno "dovuto" dichiarare gli organizzatori, e si chiede per tutte il rispetto della dignità delle donne. 
Step three: in Germania.  Merkel introduce e auspica la flessibilità degli orari di lavoro a salvaguardia degli impegni familiari in primo luogo ma, giocoforza, anche personali. Da noi c'è Brunetta, e ho detto tutto. 
Step four: in questa Stalingrado d'Italia, che manifesta già segni di cedimento, desta scalpore e ribrezzo la decisione della Sindaco di inglobare nella Giunta comunale un consigliere ex-pdl. Ex perchè si è dimesso la mattina stessa dal partito dell'amour e persona, diciamo così, non esattamente nota per la sua intelligenza e correttezza politica.
Step five: Come se non bastasse, la Sindaco ha appena annunciato un giro di vite sulla movida nel centro storico: i locali chiuderanno alle due. E anche: le prostitute saranno multate se non oesserveranno un abbigliamentro decoroso (o qualcosa di simile), mendicare sarà vietato in certe zone e situazioni, stendere i panni su bellezze architettoniche pure.
Step six: Nell'episodio "Il Puffissimo", nome con cui si fa chiamare un puffo che si è montato la testa e ha conquistato il potere con metodi discutibili,  un gruppo di puffi ribelli nascosti nel bosco ne cattura un altro, lo benda immediatamente e gli chiede di pronunciarsi gridando "Viva il Puffissimo " o "Abbasso il Puffissimo". Gocce di sudore imperlano la fronte azzurra, non ci sono elementi per giudicare e il rischio è alto. (naturalmente, se volete sapere come finisce, il puffo grida "abbasso" e viene accolto fra i partigiani. In barba a qualsiasi sana vigilanza).
Step seven: In Egitto, fra i rivoltosi (che invece loro non si sa come è finita, finora) circolava soprattutto un appello, quello all'unità. E sì che non dev'essere facile, neh?

"Ma sono fatti che ti riguardano?" potreste chiedermi, come i genitori di Woody Allen. Massì, dài. 
Che in questa settimana sono passata dalla gioia di vedere, finalmente, una reazione condivisa contro questo marciume berlusconiano, all'incazzo per i distinguo e gli snobismi di sinistra che sono partiti immediatamente. Che la mendicante coi suoi piccioni mi ha fatto proprio schifo e non ho vergogna di dirlo, mentre mi vergogno, sì, davanti ai turisti che devono schivare piccioni, panettoni e cacche di cane. E che magari si trovano a fotografare mutande invece che le facciate del '600 che ci sono dietro.
Perchè, ecco, la parte dell'indiano alcolizzato oh, so pittorescou, isn't it? non la sento mia. E penso che un turismo come si deve farebbe un gran bene alla città. 
E se detesto e aborrisco tette e culi in tivvù - che infatti non guardo - perchè mai devo difenderne l'esposizione sulle strade? I bar non hanno più bisogno di esporre le botti per far capire che lì si beve e non è che le prostitute siano irriconoscibili, vestite or not. Anzi, non equivale a un marchio, quell'esporre senza limiti? Non è come far vedere i denti del cavallo? Se il compratore compra, perdio, che almeno accetti che una donna si presenti come tale, e non come la schiava sulla piazza della tratta dei negri.
Eppure al tempo stesso, lo ammetto, rabbrividisco quando si parla di "decoro": virtù borghese, desueta già quarant'anni fa, superficiale. E mi fa effetto sentirla in bocca a "gente di sinistra". Ma è andata così: è andata che ci troviamo a rivendicare perfino il decoro, e la bandiera italiana, e il posto fisso, e il diritto di accudire i figli. E non sappiamo più, a essere onesti, cosa vuol dire "gente di sinistra". 
Per carità, ci proviamo e ci riproviamo, a fondarci e rifondarci, come in una partita di Acquire, e a volte proviamo perfino a fonderci. 
Provamo a ridefinirci, a narrarci, a contarci e ad allargarci, a chiamarci a coorte ma non siam pronti alla morte, anzi ci vuole tutta se decidiamo di manifestare una domenica pomeriggio. Però siamo pronti a criticare, ancora e sempre, con ferocia e livore chi, pur stando  da un parte riconoscibile anche se magari non del tutto "nostra", prende provvedimenti a noi sgraditi. 


Non sono roba di sinistra, si dice. E magari è anche vero. Ma magari no.
Per esempio, la Merkel parla perchè è contro l'alienazione marxiana portata al massimo dal liberismo, o perchè se crolla la famiglia deve intervenire il welfare? E ci interessa davvero saperlo, o ben venga la possibilità di avere una vita più umana, almeno quella, almeno per adesso? 
E ogni banda giovanile, soprattutto se composta da ragazzi immigrati, non è forse la causa diretta di altri voti alla detsra, oltre ad essere di per sè portatrice di disvalori? E allora cosa vogliamo fare? Solo capire e compatire, e affidarci a un lavoro di lunga durata che la destra che avanza affosserà q.p.? O non è meglio anche cercare di contenere, contemporaneamente all'agire sensato e solidale e allo sdrammatizzare ciò che altri vogliono cavalcare?
Io non credo che ci sia "gente di sinistra" capace di non sbagliare: la sinistra ha sbagliato, e neanche poco, quando cose e idee erano nette, precise, io di qua e tu di là. Figuriamoci se non sbaglia ora che è tutta una marmellata. Se ci ha deluso Obama, possiamo pretendere che invece la Sindaco possa non deluderci? 
Ma perchè nessuno, che io sappia, ha studiato modi in cui si sostenere, consigliare, criticare costruttivamente, i rappresentanti che ha eletto o votato? Modi nuovi, che diventi difficile ignorare: ma che non siano una diversa declinazione di quel Nimby che ci piace tanto, dove se io abito sopra al bar e tu ci vai solo a bere invece di litigare fra noi per trovare una soluzione ce la prendiamo entrambi con la Sindaco. 
Oddio, certo, tocca a lei risolvere i problemi della città: ma forse tocca a noi non vedere in ogni cosa un problema. O, almeno, vedere i problemi in una giusta scala e proporzione: e imparare a vedere, e a ricordarci, anche le cose buone che vengono fatte. Non per giustificare le altre: ma per uscire da questo sterile moralismo mugugnone, che trova sempre e solo da ridire: quello che, a starlo a sentire, non si va in piazza neanche dopodomani. 
E invece, ovviamente, si ha da andarci, non fosse altro che per vergognarsi un po' meno.  Non fosse altro che per capire, che ci piaccia o no, la capacità di mobilitazione che ha il PD quando ci si mette. E riflettere sulla presunzione di volerne fare a meno. Che chi mi legge lo sa quanto mi sta simpatico il PD, eppure.
Ma soprattutto c'è da andare in piazza perchè non si può essere più stolti degli egiziani, anche se speriamo di essere più fortunati: e forse di questa manifestazione si può fare anche l'occasione per cominciare a riflettere, da soli e collettivamente, su quanto pretestuose siano spesso le nostre divisioni, i nostri scontenti, le nostre critiche. 
Su quanto, a volte e con molta sana diffidenza, si possa parlare e collaborare con persone che si considerano "di destra" e che pure condividono parte dei nostri valori. 
Riflettere sul quanto la politica partecipata, quella famosa "dal basso" che sembra che l'abbiano inventata i Viola e non è ovviamente vero, debba differenziarsi da quella rappresentativa, ma su come quest'ultima possa fare il suo mestiere anche con equlibrismi discutibili, ma spesso utili. Eh, lo so, che il patto Ribbentrop-Molotov ce l'abbiamo ancora sul gozzo, ma senza saremmo qui a discuterne?
Non difendo la Sindaco - anche se mi vien voglia di farlo proprio perchè tutti le danno addosso - non lapidatemi: ma credo che tutte queste questioni meritino riflessioni migliori, più ampie e discusse e meditate di quelle che stiamo facendo. 
Che a gridare "abbasso il puffissimo" con gli occhi bendati, solo sperando di imbroccarla, è divertente ma non troppo saggio.

1 commento:

Enzo Costa ha detto...

Non si poteva dire meglio, ragion per cui dico solo "brava!".
Enzo