martedì, settembre 02, 2008


Così, solo perchè mi sembrano sufficientemente arguti e veritieri, un po' di paradossi sul tema "libri e letteratura":

- Se suona come una pagina scritta, la riscrivo. (Elmore Leonard)
-Letteratura: proclamare di fronte a tutti quello che uno sta bene attento a nascondere alla sua cerchia più prossima (Jean Rostand)
- Ci vuole un bel po' di buon senso per scrivere del buon nonsense (Mark Twain)
- Il romanziere dice a parole ciò che non può essere detto a parole (Ursula K. Le Guin)
- La buona letteratura di fantasia è fatta di ciò che è reale (Ralph Eleison)
- E' coi sentimenti nobili che si scrive la pessima letteratura (Andrè Gide)
- Io adoro essere uno scrittore. Quello che odio è il lavoro burocratico (Peter De Vries)
- Un movimento letterario consiste in cinque o sei persone che vivono nella stessa città e si odiano cordialmente (George Moore)
- Ovunque vada, mi chiedono se penso che le università soffochino gli scrittori. La mia opinione è che non ne soffocano abbastanza. C'è più di un best-seller che poteva essere evitato da un buon insegnante (Flannery O' Connol)


Da "Ossimori, paradossi e altre perle di saggezza", Mardy Grothe, ed Orme

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