mercoledì, aprile 02, 2008

UN BEL BOTTINO



Questo post dovrebbe essere letto con una voce da "annunciatore del telegiornale", quelli che c'erano nella mia infanzia. rigorosamente non-giornalisti, gli annunciatori (che poi in verità era praticamente solo uno, chè i tiggì eran tre in tutto, e mai seppi il nome di costui) leggevano dalle famose Veline - fogli sottili che crocchiavano appena dentro al microfono - le notizie del giorno. Le leggevano tutte con voce impostata e lievemente triste, viso impassibile e totale assenza di inflessioni ed emozioni, a sottolineare Ambasciator Non Porta Pena.
Dell'uomo del tiggì era l'invenzione di uno dei personaggi misteriosi della mia infanzia, il Presidente Delliri-Petrilli, di cui si parlava moltissimo senza mai dire niente, tanto che solo dopo molti anni riuscii a connettere il nome Petrilli con la carica del presidente dell'Iri, azienda della partecipazioni statali - altre creature misteriose, ma non solo per me.
L'annunciatore del telegiornale non era bravo come l'uomo che ogni giorno verso le due mi leggeva tutto il listino di borsa, quotazione per quotazione di titoli affascinanti come Eridania e Magnetimarelli, ma era la materia a prestarsi meno agli svoli di fantasia. Chè lui, l'ho già detto, era un Marcel Marceau al contrario, un amimico per vocazione e passione, un genio dell'imperturbabilità.
E a lui, perciò, tocca notare in completissima assenza di commento, che er varterone nostro sembra che cce possa perfino azzecca'.
Fra lo sconcerto dei suoi, lo stupore degli altri e l'incredulità dei più, oh, varter ce la sta a ffa'. Macari no, ma macari anche ni. E chi se l'aspettava Celentano, per esempio? sai quanti cattoliconi si tira dietro, da quando è sempre stato contro il divorzio, contro lo sciopero, contro l'intelligenza? Ricordatevi la voce che sta leggendo questo post, please, che l'intervento di celentano su veltroni non lo voglio neanche commentare. Anche se, a prescindere del tutto dal dibattito contingente mi fa piacere che qualcuno, chiunque, lanci un giusto allarme sulla speculazione edilizia, ma questa è una parentesi.
E tornando ar varter, ogni giorno che passa si scopre nuova gente che vota per lui, le sue battute sono migliori di quelle dello psiconano, le sue promesse più nuove, e
non si fa chiudere in trappola neanche sul tema del cugino ricco e fortunato, quel bambi zapatero che gli va sempre tutto bene, mannaggia a lui.
Con voce vieppiù neutra e neutrale, non posso fare a meno di notare che sembra aver imparato - forse unico nella sinistra, ma 'nzomma anche nel centro dove più correttamente ormai sta, come una torre di pisa umana, base da una parte e testa chilometri più in là - le tecniche di comunicazione che hanno favorito il cavbanana fin qui: evitando però astutamente di utilizzare le più vistose, becere e maleducate, di cui la gente è ormai anche stufa -
vox taxista vox dei.
E senza neppure muovere un muscolo noterò ancora che questo... sì, si può perfino definire entusiasmo, che cresce pur nella scaramanzia era cosa che da un po' non si vedeva, chè davvero er varter sembra pescare di qua e di là, e davvero a volte vien quasi voglia di credere che anche il nostro sia un paese governabile: nè più, nè meno, ma almeno quello sì.
Ecco, si sente la sigla, l'ultima velina fruscia nell'appoggiarsi sulla lustra scrivania, l'uomo tiggì guarda fisso nella telecamera senza neanche battere le palpebre, finchè l'immagine svanisce, parapà parapaaaà....

1 commento:

lanessie ha detto...

tu quoque! (da leggersi con voce formale)