giovedì, marzo 20, 2008
LA DONNA E IL MOBILE
E' il nuovo mobile del mio studio. Anche se la foto è un po' sparata per compensare il controluce, esso denuncia chiaramente la propria origine di espositore. Ma un espositore proprio bello, tutto di perspex a scaffalini piccini picciò incollati fra loro. Quando l'ho visto, dalla mia parrucchiera, ne sono innamorata e gli ho fatto un filo spietato, riuscendo infine a barattarlo con tre bicchierini da liquore da collezione.
Nella foto non si vede, ma lui prosegue fino a terra e fa da schermo alla scrivania che c'è dietro. Dentro agli scaffalini mignon ci sono i miei quaderni bellissimi che mai oso adoperare perchè appunto troppo belli, la cartina di forcine degli anni '50 con Liz Taylor testimonial, gli inchiostri di ogni colore, le pistolette di legno, i pennini, i vetrini da lanterna magica... non volete che continui, neh?
E' bellissimo, il mio mobile, soprattutto vicino alle poltroncine da camera foderate di rosa antico damascato. Chè quando leggo sulle riviste di arredamente che "adesso" si usa lo stile fusion ci faccio le gnerre e quasi quasi ci chiedo il copirait, a nome di tutti gli sfigati creativi.
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1 commento:
sai come finirà, no? che ora che l'hai messo in rete non solo non ti daranno il copiràit, ma qualche creativo diventerà ancora più creativo grazie a te.
dov'è che l'hai già vista, 'sta storia?
gidibì
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