mercoledì, dicembre 12, 2007

COSA NE PENSA DI JEAN GENET?


Da troppo tempo la Colonna Silenziosa è del tutto silente, un po' per colpa mia un po' per colpa degli editori. Per leggere, è vero, ho letto - non si sfugge così facilmente al morbo - ma solo ciò che io considero "rilassante" e senza trovarvi, per di più, granchè da segnalare. Però qualcosa c'era e si farà ammenda nei prossimi post, chè questo è dedicato a una chicca: "La sovrana lettrice" (ed. Adelphi) è la traduzione italiana del suo titolo, anche se quello originale era più carino - The Uncommon reader - perchè giocava sulla famosa rubrica di Virginia Woolf, appunto The common reader.
E perchè il lettore non sia comune lo si capisce fin dalla copertina, su cui campeggia uno straordinario primo piano di una stravolta Regina Elisabetta.
Il libro è agile e veloce, non arriva a cento pagine; l'autore è Alan Bennet, uno di quegli scrittori di cui finora si diceva "ah, sì, ne ho letto qualcosa, ma... cos'era, più?" ; e lo spunto, semplicissimo, è solo la Regina che scopre la lettura.
E, confermando ciò che già si diceva su questo blog, viene appunto colpita in modo subdolo ma irreversibile dal morbo. Inutile anticipare cosa succede, a partire dalla domanda rivolta all'ambasciatore francese che si riporta nel titolo di questo post, nel discreto crescendo che caratterizza la storia: gli anglofili in particolar modo apprezzeranno la sottile perfidia della scelta degli autori compiuta da una Regina pressochè analfabeta in fatto di letteratura, e tutti gli altri ghigneranno sommessamente nel seguire l'evoluzione della patologia reale. Nonchè le reazioni del suo entourage.
E' raro che un libro semplicemente leggero - non comico, cioè, e neanche metaforico, o di fantasy, satirico ecc., ma semplicemente un libro divertente - meriti davvero una convinta segnalazione: parlare di umorismo intelligente e sommesso ormai rischia di attirarsi mille accuse di snobismo, ma questo è esattamente ciò che "La sovrana lettrice" ci dà, in cambio di 12 euri.

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