lunedì, settembre 17, 2007

IL NUCLEARE HA UN PALADINO


Come forse già si era capito dall'andazzo del blog, non è periodo per me di polemiche e dibattiti, chè mi bastano quelli tutti interni a me stessa. Ma non posso non notare la curiosa coincidenza temporale di due notizie, con una terza a corollario: la prima notizia risale a dieci giorni fa ed è l'assemblea annuale dei "manager del nucleare", e si dice manager ma immagino - non potrebbe essere altrimenti - che si legga lobby. La World Nuclear Association, non appagata a sufficienza dal business nel mondo emergente, rilancia il nucleare come l'energia che salverà il clima (e forse qualcuno dovrebbe spiegare a questi signori che il clima non aspetterà i vent'anni necessari alla costruzione delle centrali nucleari, come si vede già ampiamente). E la WNA aggiunge, per andare sul sicuro, che la gente deve abbandonare i "pregiudizi" sul nucleare, suvvia: "faremo un nucleare sicuro", dice. Ma non dice come.

Seconda notizia, in Italia chi si pronuncia decisamente a favore del nucleare, ripetendo più o meno le stesse cose che dice la WNA? Quello stimabilone del Pier Ferdinando, che si schiera con un'intervista a cui viene dato largo spazio, a favore del ritorno al nucleare dell'Italia. E, come si vede qui, fa venire qualche dubbio perfino a Repubblica.it che finora sull'argomento aveva tenuto un atteggiamento un po' ambiguo e che, alla discesa in campo di cotanto difensore dell'ambiente, almeno per oggi fa un articolo contrario, wow!

Ecco, io non faccio nessun collegamento fra le due notizie, che la WNA mica si è svegliata solo oggi di sicuro, come potrebbero facilmente far pensare i tanti interventi per la ripresa del nucleare che sono stati abilmente disseminati qua e là negli ultimi due anni. Ma una così puntuale coincidenza è miracolosa, no? Ma si sa, colui che difende La Famiglia così tanto da averne due, è
probabilmente abituato ai miracoli.

La terza notizia, a dimostrazione di quanto il nucleare è sicuro, la trovate qui, su Blogeko, con i relativi rimandi alle fonti ufficiali: riguarda le perdite, in Piemonte, di una "piscina" di stoccaggio delle scorie radioattive prodotte dalla centrale atomica di Vercelli, chiusa nel 1987. La perdita è tenuta sotto controllo dall'Arpa, così fortunatamente sappiamo che sta aumentando, e il saperlo ci conforta, specialmente se abitiamo da quella parti. Ma, ci avvisano, "siamo sotto la soglia di rischio": sì, c'è un po' di stronzio, l'acqua di un pozzo è radioattiva ma per fortuna quel pozzo non lo usa nessuno, ops, adesso c'è anche un po' trizio, ma siamo sempre "sotto i limiti", tuttocchei tuttocchei.
Uh, quant'è sicuro il nucleare, caro pierferdi, facciamo subito un altro po' di centrali. Ricchi appalti e cotillons.

2 commenti:

e.talpa ha detto...

Ecco, così forse puoi finalmente risolvere una mia ignoranza... ma cosa significa esattamente cotillons? :-D

lastreganocciola ha detto...

:-) caro talpa, sei tu il francioso, mica io.