mercoledì, marzo 10, 2010

UN PARERE INFUOCATO


Ci sono momenti in cui vita privata e vita pubblica pare che uniscano le forze per indurmi all'afasia, in inspecie sul blog.
Per la prima, la buona notizia che non ci sono cattive nuove è stata subito inghiottita - anche se non vanificata, ovvio - da una narice che cola e dal mezzo mal di testa. Un virus amante dell'asimmetria, evidentemente, ma non per questo più simpatico.

Si ha così qualche difficoltà nello scrivere e ragionare, senza contare che ieri si è dovuto assistere l'Elettricista Storico, peraltro reduce da uno di quegli Improbabili Incidenti destinati a essere raccontati per forza. La sua borsa di plastica, piena di cavi e attrezzi altrettanto plasticosi, si è appoggiata sulla marmitta della Vespa in un punto imprecisato lungo la sopraelevata, e lì ha tranquillamente preso fuoco, ignorata dal conducente.
Se c'era un regista francese lo metteva nel film, sicuro, questo Elettricista grassoccio con caschetto sfigaz che sorvola la città fra lingue di fuoco.
Invece, c'erano bravi automobilisti che infine ("belin, cosa vuole questo qui?") sono riusciti ad avvertirlo.
La centralina dell'antifurbo, che la produzione spostata in Tunisia ci aveva fatto aspettare tre mesi tre, si è salvata, intatta sopra un ammasso di plastica fusa e puzzolente, e ciò ha confortato l'Elettricista Storico che aveva preso la delocalizzazione della ditta da cui si è sempre fornito come un affronto personale.

E così, mentre montava centraline e buttava via pezzi di cavo fusi, anche lui affrontava la spinosa questione della vita pubblica. "Ora - proclamava - c'è una sola cosa da fare, castigare questi signori proprio col voto! "
L'Elettricista Storico è da sempre dalla parte giusta, senza troppe preclusioni e con le perplessità di tutti noi. Quando gli ho detto che speriamo non si freghino anche il voto mi ha guardato, cazzo! a questo non aveva pensato, ma, già, effettivamente... Di Girolamo... E però ha ribadito, non c'è altro da fare che votare: e non è andato oltre, ma il resto si capiva. Chè questa volta non è solo per il risultato - su cui contavo già di spendere qualche riflessione nei prossimi giorni - ma anche per il principio, contro chi si permette di considerare il voto una burla da comprarsi con qualsiasi mezzuccio.
Io credo che l'Elettricista Storico e il suo solido buon senso abbiano ragione.

2 commenti:

Riconoscibilmente anonimo ha detto...

Avrei voluto vederlo, questo elettrovespista in fiamme. Senza cattiveria, neh?

lastreganocciola ha detto...

:-)