lunedì, marzo 08, 2010
COME POTEVAMO NOI CANTARE?
E' una tristissima giornata della donna, questa. Triste per le donne come per gli uomini, dopo il colpo di mano del governo e la debolissima reazione dell'opposizione, che non sa neppure raccogliere la pesante, e tanta, indignazione che si raccoglie sul web. Facebook invece delle sezioni, i gruppi che si formano subito, i commenti che parlano di "schifo" e di "nausea", ma anche e soprattutto del non poterne più. E neanche così il Pd, putroppo ancora l'unico che potrebbe raccogliere voci e sentimenti e trasformarle in persone ed azioni, è capace di muoversi con tempestività, con decisione. C'è il popolo viola in piazza, non le bandiere del Pd. E anche se sono certa che molto del popolo viola l'anima ce l'ha ancora rossa, non è tranquillizzante sapere che l'opposizione più visibile è affidata a Di Pietro.
Inutile proseguire, inutile sottolineare come questo clima, queste forme di autoritarismo sempre più smaccate, questo contagio che si allarga a macchia d'olio partendo dall'alto di quella trista malattia che è la supremazia del più forte, questa tracotanza che anche nei modi non si preoccupa di nascondere il disprezzo per l'Altro - qualunque Altro sia - non sia certo un clima in cui si può festeggiare la Giornata della Donna.
Si può, è evidente, partecipare a quelle penose volgarizzazioni commerciali che sono gli spettacoli di spogliarello maschile - ma di chi partecipa a queste cose è meglio non parlare, neh? - e si può magari anche essere contente della solita Cena-Finalmente-Tra-Donne (una all'anno, stica!).
Ma se venisse la tentazione di essere allegre davvero, di pensare che dopotutto...però... in fondo... ecco, si può sempre farsi venire in mente il video che trovate qui.
Non abbiate timore a guardarlo, è comico. Per i francesi.
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