giovedì, luglio 23, 2009
PAROLE PER DIRLO
Ancora un post serio, ma questa volta breve. Perchè della fiaccolata va detto, come andrebbe detto di ogni cosa politica che facciamo, chè anche questa è resistenza. Di per sè e all'oscuramento delle notizie: ma questa cosa qui la rimando a un altro post, sennò col cavolo che questo è breve.
Perchè una cosa, secondo me, c'è da dire, oltre all'importanza di salvaguardare la memoria dei fatti, la memoria delle ingiustizie. Oltre all'insistere nel chiedere che ci sia Verità e Giustizia, pur sapendo che nel nostro paese questa è un'utopia: ma nel continuare a chiederle è la nostra salvezza.
E allora, oltre a ciò, mi piace sottolineare ciò che ha detto davanti ai cancelli della Diaz/Pertini,il giornalista del Resto del Carlino Lorenzo Guadagnucci dopo aver ricordato di essere uscito dagli stessi cancelli, in quella notte del 2001, "con i piedi in avanti".
Ha detto parole che sono apparse forse un po' ingenue, ma a che a me sembrano importantissime: "Noi non ci vergogniamo - ha detto - noi possiamo tenere alta la testa di fronte alla nostra coscienza sapendo che abbiamo fatto e stiamo facendo il possibile." Poi ha aggiunto che gli "altri", quelli che stavano dall'altra parte, non possono farlo, e su questo siamo meno d'accordo con lui: da che mondo è mondo, i torturatori non hanno coscienze che li tormentano.
Ecco, sono comunque parole semplici, ma sono finalmente parole positive: mettono in risalto ciò che siamo, che abbiamo fatto, che abbiamo ottenuto almeno di fronte a noi stessi. Mettono l'accento sul "sentirsi a posto" invece che sul deprecare, lamentarsi, arrabbiarsi, intristirsi, indignarsi. Ovvio che tutto questo c'è, ed è un passaggio necessario per sentirci a posto: ma se ci ricordiamo ogni tanto che siamo nel giusto e che lottiamo anche per stare bene con noi stessi male non ci fa.
Anzi, io credo che ne avremmo tanto bisogno, di vedere e sapere e dirci l'uno con l'altro cosa stiamo facendo, che sia una fiaccolata o l'autoproduzione del pane: bisognerebbe raccontarlo sempre sui blog, per mail, di persona. Far sapere che spesso ci divertiamo anche - e non sembri irriverente chè questa volta ovviamente no. Che ci piace comunque quello che facciamo. Che facciamo, soprattutto. Farlo sapere a chi non c'è, senza vanterie nè esagerazioni, ma con tranquilla, ferma, coerenza.
Etichette:
controinformazione,
politica,
un modo diverso è possibile
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
3 commenti:
già ne avremmo proprio bisogno...
Ideona.
La prossima volta, invece dello striscione al contrario, ci portiamo in giro per tre ore Andrea Agostini a testa in giù?
(tanto lo so che non la pubblichi)
anonimo cretinetti, neh? :-D
Posta un commento