venerdì, marzo 13, 2009

AH-EHM...


Devo dire la verità, mi sento un po' cogliona.
Perchè mi viene spesso rimproverato di non leggere quanto dovrei Il Manifesto, e oggi che
l'ho letto mi ritrovo perplessa. Forse non capisco l'ironia.
Ma chiedersi, oggi,
se Fini ha in testa un'idea diversa della destra, quando sono anni che fa di tutto per accreditarla... ma mi portate per culo, compagni?
E poco conta che l'articolista, mi dicono, non sia fra i più stimati: che perfino Il Manifesto arrivi a plaudire il Delfino Nero mi pare gravissimo. Il quale non da oggi esprime posizioni certamente più in sintonia con il nostro sentire che con quello dei suoi (ex?) scagnozzi, tanto da far sentire autorizzato perfino Vespa a fare lo spiritoso, uah uah mi starà mica diventando di sinistra?, ma che non spende certo un briciolo della sua autorevolezza per fermare gruppini e gruppacci che sempre più imperversano e fanno tanto trendy. Ben protetti, come si vede in episodi sempre piuù frequenti, dalla polizia di Trentacavèi, come lo chiama il Davide.

A questo punto, dato sì che sono di sinistra e quindi per definizione appunto cogliona, mi chiedo se non compio però un arbitrio accusando il Delfino delle stesse cose che sono state usate contro Berlinguer e via via dopo di lui fino a Fassino - Veltroni no, era ormai talmente lontano che non ci ha provato neanche più nessuno, ad accumunarlo, che so, ai centri sociali.
Se, cioè, non sia giusto riconoscere anche a loro un'autonomia di "pensiero" che esprime posizioni differenti. E, del resto, è ovvio che le teste calde non mancano mai da nessuna parte.

Ma, se può essere così, se davvero pensiamo che siano possibili concordanze su temi di base con chi fino a ieri sentivamo nemico, non occorre forse tutto un ben più ampio ripensamento? Io non so se c'è già stato, sulle molte pagine del Manifesto che io non ho letto, ma dall'articolo in questione non si direbbe.

Così come non sembra neppure adombrata l'altra ipotesi, e cioè che Trentacavèi più il Delfino più i molossi per le strade - verdi o neri che siano - si stanno spartendo tutti gli spazi. Anche quelli buoni. E anche quelli cattivissimi - avete visto in giro quei manifesti dalla paternità nerissima che incitano alla ribellione contro il consumismo? E anche, come si va dicendo in questi giorni su questi blog, quelli frivoli e modaioli, che un tocco di leggerezza non guasta.

Per farne cosa, e come?
Se Il Manifesto sa qualcosa di rassicurante, che ce lo dica, per favore.

2 commenti:

Mario l. ha detto...

Ok, il discorso del post è un altro, ma volevo farti una piccola segnalazione bibliofila. Se ancora non lo conosci ti consiglio Terry Pratchett, scrittore humor-fantasy. Puro humor inglese incredibilmente spassoso. Primo libro della saga del Mondo-disco è "Il colore della magia".
Spero ti piaccia!
:-D

lastreganocciola ha detto...

sono una fansona, di terry pratchett! sto rileggendo - credo per al terza volta - proprio Il cvolore della magia, perchè appena finito di leggere l'ultimo uscito ("Streghe all'estero") ho pensato bene di ricominciare. Grazie delle segnalazione comunque. fa piacere trovarsi fra fansoni.